Una parola tira l'altra - AM Cirese
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WELLERISMI E MICRO-RÉCITS 87<br />
concisione, l'incisività e simili? Persino per la brevità, che pure ha chiari aspetti<br />
quantitativi e sembra dunque misurabile, possono nascere dubbi: una espressione<br />
come «Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino» è certo breve rispetto ad<br />
un sonetto, ma certo è abbastanza lunga rispetto a «Chi rompe paga»: quale è dunque<br />
il termine di riferimento che assumiamo? Correlativamente riesce difficile stabilire se<br />
un testo possegga o no queste qualità così mal determinate. Nella famosa raccolta<br />
toscana di Giuseppe Giusti s'incontra un'espressione che suona: «Il beccaio non ama<br />
il pescatore». Diciamo pure che sia breve; ma con quale criterio le riconosceremo o<br />
le negheremo la stringatezza, la concisione, l'incisività?<br />
Per compilare raccolte, quindi, si è costretti a forzare le definizioni: se ne rispettano,<br />
più o meno, i contenuti, ma se ne altera decisamente la forma. In effetti quasi tutti i<br />
testi che si incontrano nelle raccolte posseggono questa o quella qualità richiesta dalle<br />
definizioni: ora la sentenziosità, ora la divulgazione, ora l'antichità, ora il mordente<br />
ecc. Insomma si resta sostanzialmente nell'ambito della famiglia di qualità fG che<br />
costituisce il supporto delle definizioni. Ciò che però cambia radicalmente è il tipo di<br />
legame che di fatto si stabilisce tra gli elementi di fG: non è più richiesto che i testi<br />
godano di tutte le proprietà; è sufficiente che ne posseggano alcune o, più in generale,<br />
almeno una. In altre parole si passa da una (grande) congiunzione ad una (grande)<br />
disgiunzione.<br />
Il che significa che le raccolte contengono, almeno teoricamente, tutto quello che<br />
corrisponde alle definizioni, ma le definizioni escludono grandissima parte di quel<br />
che si trova nelle raccolte.<br />
Se continuiamo a indicare con Df le definizioni e chiamiamo Dl le delimitazioni<br />
operate dalle raccolte di proverbi, possiamo dire che mentre per le prime si ha:<br />
Df : P = nfG<br />
per le seconde si ha invece: