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Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

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modo è stato possibile orientare la scelta dei materiali, evitando il rischio <strong>di</strong><br />

confondere gli eventuali effetti <strong>di</strong> questi ultimi con le possibili <strong>di</strong>fferenze<br />

dovute alle due metodologie d’esecuzione del saggio (laboratorio e situ).<br />

Scelta <strong>dell</strong>a sonda biologica<br />

Sono state effettuate 4 prove preliminari in situ, in 4 <strong>di</strong>fferenti date, con<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> progettare la sonda biologica che superasse tutte le criticità<br />

emerse durante l’esposizione in mare. Durante la durata <strong>dell</strong>’intera fase<br />

preliminare sono state testate 3 tipologie <strong>di</strong> camere test per valutare le<br />

eventuali <strong>di</strong>fferenze nell’esposizione degli embrioni ai contaminanti<br />

ambientali. La prima tipologia <strong>di</strong> camera è dotata <strong>di</strong> una sola apertura, del<br />

<strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 2,5 cm, in corrispondenza <strong>dell</strong>’estremità superiore. La seconda<br />

tipologia presenta, oltre alla precedente “finestra”, una seconda apertura in<br />

corrispondenza <strong>dell</strong>a superficie laterale del cilindro <strong>dell</strong>e <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> 1,5 x 4<br />

cm. Infine la terza tipologia <strong>di</strong> camera prevede 2 finestre laterali <strong>di</strong> 1,5 x 4 cm e<br />

una terza apertura in corrispondenza <strong>dell</strong>’estremità superiore. Tutte le aperture<br />

sono state rivestite con una rete da plancton con maglia <strong>di</strong> 85 μm. Tale misura<br />

impe<strong>di</strong>sce la fuoriuscita <strong>dell</strong>e uova fecondate e massimizza il ricambio d’acqua<br />

all’interno <strong>dell</strong>a camera. Tutte le reti sono incollate con colla specifica per tubi e<br />

raccor<strong>di</strong> in PVC rigido (Tangit), applicata esclusivamente sulla superficie<br />

esterna <strong>dell</strong>e camere. Come detto inizialmente, le camere sono fissate a un<br />

supporto rigido in PVC, del <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 10 cm per 2 cm <strong>di</strong> altezza. Nelle ultime<br />

2 date (29.11.2010 e 13.12.2010) sono state inoltre testate anche reti con maglie<br />

<strong>di</strong> 55 μm, al fine <strong>di</strong> trovare il giusto compromesso tra ricambio d’acqua e<br />

quantità <strong>di</strong> particolato all’interno <strong>dell</strong>e camere. Tutte le sonde sono state fissate<br />

alla riva e dotate <strong>di</strong> peso <strong>di</strong> 300 g, che dopo le prime prove si è <strong>di</strong>mostrato il<br />

peso più idoneo.<br />

Prove a <strong>di</strong>verse temperature<br />

Le procedure standard per il test <strong>di</strong> embriotossicità (ASTM 2004; ICES 1997;<br />

USEPA 1994, 1995, 2000) condotto in laboratorio prevedono una temperatura <strong>di</strong><br />

18°C±1. Nel Mar Ligure questa temperatura si raggiunge solamente in un<br />

ristretto periodo alla fine <strong>dell</strong>a primavera e agli inizi <strong>dell</strong>’autunno (ai limiti del<br />

periodo estivo). Appare quin<strong>di</strong> fondamentale, al fine <strong>di</strong> una confrontabilità con<br />

le prove in situ, valutare l’applicabilità <strong>dell</strong>a metodologia anche a <strong>di</strong>verse<br />

temperature, sia più basse, come avviene nel periodo invernale, sia più alte al<br />

fine <strong>di</strong> valutare l’applicabilità <strong>dell</strong>e prove nel periodo estivo. E’ noto l’effetto<br />

ritardante <strong>dell</strong>e basse temperature sullo sviluppo embrionale dei ricci <strong>di</strong> mare<br />

(Beiras et al., 2001). Al fine <strong>di</strong> meglio calibrare le prove <strong>di</strong> campo sono state<br />

quin<strong>di</strong> eseguite alcune prove <strong>di</strong> laboratorio a temperature <strong>di</strong>fferenti. In<br />

particolare gli embrioni <strong>di</strong> P. lividus sono stati esposti secondo il saggio <strong>di</strong><br />

embriotossicità, alle temperature <strong>di</strong> 13, 18 e 24°C. Come variabile <strong>di</strong> risposta è<br />

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