20.06.2013 Views

Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

27<br />

Pagina 18 <strong>di</strong> 36<br />

4. La correlazione fra ambito territoriale <strong>di</strong> attuazione e sistema normativo<br />

<strong>di</strong> riferimento<br />

Uno degli aspetti presi in esame riguarda la correlazione fra ambito territoriale<br />

<strong>di</strong> riferimento e sistema normativo.<br />

Si è già evidenziato come lo scopo <strong>dell</strong>a ricerca è lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> “un sistema <strong>di</strong><br />

riparto <strong>dell</strong>e competenze nell’ambito <strong>dell</strong>e attività <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a e<br />

valorizzazione <strong>dell</strong>a risorsa marino costiera che sia coerente con i moderni<br />

sistemi <strong>di</strong> governance territoriale” e che tenga conto del monitoraggio come<br />

elemento conoscitivo e <strong>di</strong> supporto per i processi decisionali.<br />

Il processo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione <strong>dell</strong>’ambito territoriale <strong>di</strong> riferimento in rapporto<br />

al sistema normativo ha condotto l’attenzione sulla costruzione <strong>di</strong> un mo<strong>dell</strong>o<br />

basato sullo “Spazio Marino Comune Europeo”.<br />

Questo metodo è stato utilizzato anche dal legislatore <strong>dell</strong>a Dir. 56, Strumento<br />

normativo fondamentale rispetto all’obiettivo posto <strong>di</strong> definire uno standard<br />

<strong>di</strong> procedure con<strong>di</strong>viso. Lo “Spazio marino comune” è stato sud<strong>di</strong>viso in<br />

regioni marine che a loro volta sono sud<strong>di</strong>vise in sottoregioni.<br />

Agli stati membri in sede <strong>di</strong> recepimento è data poi facoltà <strong>di</strong> adottare ulteriori<br />

sud<strong>di</strong>visioni che dovranno essere coerenti con la classificazione originaria<br />

Questa in<strong>di</strong>viduazione, che già da sola potrebbe <strong>di</strong>rsi problematica (e<br />

sicuramente lo è alla luce del rapporto fra strumenti <strong>di</strong> produzione normativa<br />

europea e livelli <strong>di</strong> applicazione da parte degli stati membri) è utile se si vuole<br />

dare concretezza alla ricerca ma è altresì necessaria a livello normativo e<br />

organizzativo quando l’obiettivo è l’unificazione <strong>dell</strong>e legislazioni e <strong>dell</strong>e<br />

buone pratiche amministrative e gestionali nella prospettiva <strong>di</strong> un comune<br />

obiettivo. Può essere altresì considerata riduttiva e non esaustiva se si pone<br />

mente ai criteri in<strong>di</strong>cati nelle macroaree metodologiche.<br />

A questa conclusione si giunge esaminando esclusivamente il contesto<br />

geografico <strong>di</strong> riferimento senza porre attenzione al correlato contesto politico.<br />

Infatti le aree marine prese come riferimento dalla legislazione europea non<br />

possono non tener conto dei confini dei singoli stati membri ma il medesimo<br />

mare interessa stati non appartenenti all’Unione europea ponendosi quin<strong>di</strong><br />

come patrimonio e risorsa comune transnazionale le cui caratteristiche fisiche<br />

sono nella sostanza e nei fatti insensibili alle limitazioni imposte dal <strong>di</strong>ritto. A<br />

questa situazione sopperiscono i rinvii fissi e mobili contenuti nella <strong>di</strong>rettiva al<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> origine pattizia e segnatamente alla Convenzione UNCLOS e alla<br />

Convezione <strong>di</strong> Barcellona per la tutela del Mar Me<strong>di</strong>terraneo. Tuttavia rispetto<br />

alla definizione <strong>di</strong> un mo<strong>dell</strong>o efficiente non sembra sod<strong>di</strong>sfacente il mero<br />

rinvio 9<br />

.<br />

Per questa ragione l’intera riflessione andrebbe posta avendo come riferimento<br />

non la sezione del bacino marino associata alle coste <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> stati legati da<br />

9 Sui profili problematici derivanti dai tentativi e dalle esigenze <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento fra<br />

le varie fonti v. § 5.3 <strong>di</strong> questo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. L’architettura del data base ricognitivo <strong>dell</strong>e<br />

competenze proposta alla fine <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o (§ 7) si presenta come un tentativo <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>namento <strong>dell</strong>e <strong>di</strong>verse ripetizioni geografiche

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!