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Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

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mentre a pH maggiore <strong>di</strong> 6,7 si trova prevalentemente sotto forma <strong>di</strong> idrossi<strong>di</strong><br />

insolubili. Per questo motivo, nei corsi d’acqua ed in mare tende a precipitare<br />

nei se<strong>di</strong>menti, mentre nei suoli viene mobilizzato dalle piogge acide. Anche le<br />

<strong>di</strong>scariche possono contribuire alla contaminazione da nichel <strong>dell</strong>e acque <strong>di</strong><br />

falda (Sunderman, 1986).<br />

E’ <strong>di</strong>mostrato che nei se<strong>di</strong>menti la solubilità del nichel <strong>di</strong>pende soprattutto dal<br />

pH e che piccole variazioni <strong>di</strong> questo parametro aumentano il rilascio del<br />

nichel dai se<strong>di</strong>menti e la sua concentrazione nella colonna d’acqua, rendendolo<br />

più bio<strong>di</strong>sponibile. Questo suggerisce che il metallo si trova prevalentemente<br />

associato ai carbonati e pertanto i processi <strong>di</strong> ossidazione contribuiscono solo in<br />

parte alla sua mobilizzazione. In con<strong>di</strong>zioni riducenti alcuni metalli, tra cui il<br />

nichel, precipitano come solfuri altamente insolubili e in questa forma<br />

rimangono immobilizzati nei se<strong>di</strong>menti. Secondo alcuni autori la<br />

determinazione dei solfuri acido-volatili è in grado <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>re l’effettiva<br />

tossicità <strong>di</strong> metalli come il nichel e il cadmio nei se<strong>di</strong>menti (Di Toro et al., 1992).<br />

Il nichel è quin<strong>di</strong> un inquinante potenzialmente pericoloso, anche perché,<br />

essendo allergenico, la sua presenza sulle spiagge può essere dannosa per la<br />

salute <strong>dell</strong>’uomo.<br />

E’ opportuno sottolineare che sia in Toscana che in Liguria sono presenti<br />

elevate concentrazioni <strong>di</strong> Cr e Ni <strong>di</strong> origine geologica, legate alla matrice<br />

cristallina dei minerali che li contengono (Leoni et al., 1992), che dal punto <strong>di</strong><br />

vista <strong>dell</strong>a bio<strong>di</strong>sponibilità e quin<strong>di</strong> <strong>dell</strong>a tossicità sono da considerarsi inerti.<br />

Poter <strong>di</strong>stinguere queste concentrazioni da quelle potenzialmente tossiche<br />

risulta quin<strong>di</strong> importante per il controllo <strong>dell</strong>a qualità <strong>dell</strong>’ambiente.<br />

La chimica <strong>dell</strong>’arsenico è molto complessa per la varietà <strong>di</strong> composti sia<br />

inorganici che organici in cui l’elemento è presente nell’ambiente. Nei<br />

se<strong>di</strong>menti l’arsenico si trova come As (III) o come As (V) a seconda del<br />

potenziale redox. In con<strong>di</strong>zioni ossidanti è prevalentemente presente nella<br />

forma pentavalente; in questa forma, associato agli ossi<strong>di</strong> idrati <strong>di</strong> ferro e<br />

alluminio viene rilasciato lentamente. La <strong>di</strong>minuzione del potenziale redox dei<br />

se<strong>di</strong>menti causa la riduzione <strong>dell</strong>’arsenico (V) ad arsenico (III). I processi <strong>di</strong><br />

biometilazione portano alla formazione <strong>di</strong> composti metilati, alcuni dei quali<br />

particolarmente stabili, altri ad<strong>di</strong>rittura volatili (metilarsine). Le varie forme<br />

chimiche <strong>di</strong> quest’elemento, sia inorganiche che organiche, <strong>di</strong>fferiscono tra loro<br />

per mobilità nell’ambiente, capacità <strong>di</strong> assorbimento ed escrezione da parte<br />

degli organismi e proprietà tossicologiche. Tra i composti ambientali<br />

<strong>dell</strong>’arsenico presenti nell’ambiente, l’arsenito è 10 volte più tossico<br />

<strong>dell</strong>’arsenato e 70 volte più tossico <strong>dell</strong>e specie metilate.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o <strong>dell</strong>a speciazione è quin<strong>di</strong> molto importante sia per la valutazione<br />

<strong>dell</strong>a bio<strong>di</strong>sponibilità e <strong>dell</strong>a conseguente potenziale tossicità <strong>di</strong> questo<br />

elemento sia per capire l’origine e quin<strong>di</strong> le fonti <strong>di</strong> contaminazione.<br />

Per i motivi sopra detti e data la complessità del ciclo biogeochimico <strong>di</strong> questi<br />

elementi e <strong>dell</strong>e <strong>di</strong>fferenti caratteristiche <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>sponibilità e tossicità <strong>dell</strong>e<br />

<strong>di</strong>verse forme chimico-fisiche, nei se<strong>di</strong>menti marini <strong>dell</strong>a Toscana è importante<br />

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