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Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

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grandezze <strong>di</strong> interesse anche in situazioni <strong>di</strong> crisi legate a fenomeni per<br />

esempio <strong>di</strong> inquinamento. Il loro costo non più proibitivo li sta rendendo<br />

strumenti <strong>di</strong> uso sistematico, <strong>di</strong> grande impatto anche nella calibrazione<br />

<strong>di</strong>namica dei mo<strong>dell</strong>i oceanografici per le aree marine più complesse o<br />

vulnerabili.<br />

4.5 Nuovi meto<strong>di</strong> per le misure integrate <strong>di</strong> sostanze inquinanti in mare<br />

Per la valutazione dei livelli <strong>di</strong> contaminazione nell’ambiente marino,<br />

oggi si fa riferimento a numerose leggi (DM 24 gennaio 2006; DM 5 febbraio<br />

1998 e successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni; DM 7 novembre 2008 “Disciplina<br />

<strong>dell</strong>e operazioni <strong>di</strong> dragaggio nei siti <strong>di</strong> bonifica <strong>di</strong> interesse nazionale”; DM 3<br />

agosto 2005 “ Definizione dei criteri <strong>di</strong> ammissibilita' dei rifiuti in <strong>di</strong>scarica”;<br />

Direttive Comunitarie 2000/60/CE e 2008/56/CE; D.Lgs 152/2006), linee<br />

guida e regolamenti (Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici 29 maggio 2008<br />

“Linee guida per le problematiche connesse alle attività <strong>di</strong> dragaggio nei porti e<br />

possibilità e modalità <strong>di</strong> riutilizzo dei materiali dragati”; ICRAM gennaio 2002<br />

“Aspetti tecnico-scientifici per la salvaguar<strong>di</strong>a ambientale nelle attività <strong>di</strong><br />

movimentazione dei fondali marini: dragaggi portuali” ICRAM-APAT-<br />

Ministero Ambiente e Tutela del Territorio Agosto 2006 “Manuale per la<br />

movimentazione dei se<strong>di</strong>menti marini”; Quaderno ICRAM 2006 “Aspetti<br />

ambientali del dragaggio <strong>di</strong> sabbie relitte ai fini del ripascimento: proposta <strong>di</strong><br />

un protocollo <strong>di</strong> monitoraggio“; Provincia <strong>di</strong> Livorno 2 maggio 2009<br />

“Regolamento provinciale per la gestione dei proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> cui alla legge<br />

regionale toscana 4 aprile 2003, N19 “Movimentazione se<strong>di</strong>menti Marini”).<br />

Spesso per la caratterizzazione dei se<strong>di</strong>menti marini è richiesto un numero<br />

ridondante <strong>di</strong> analisi, mentre vengono omesse analisi più mirate ad accertare<br />

alcune criticità decisive sulla movimentazione, il conferimento o l’utilizzo dei<br />

materiali.<br />

In riferimento a quanto detto sopra si può evidenziare che spesso le<br />

operazioni <strong>di</strong> dragaggio dei porti e gli interventi <strong>di</strong> ripascimento <strong>di</strong> coste erose,<br />

trovano <strong>di</strong>fficoltà e costi <strong>di</strong> realizzazione che ne ostacolano o ritardano<br />

l’attuazione a causa <strong>di</strong> concentrazioni <strong>di</strong> contaminanti che risultano elevate<br />

secondo la normativa vigente. Alcune <strong>di</strong> queste sostanze, come ad esempio i<br />

metalli pesanti, pur in concentrazioni elevate secondo la legge, possono non<br />

essere pericolose perché presenti in forme non bio<strong>di</strong>sponibili. Citiamo ad<br />

esempio arsenico, cromo e nichel: metalli che lungo le coste toscane, liguri ed<br />

anche <strong>dell</strong>a Corsica, sono presenti in elevate concentrazioni per cause<br />

geologiche e in gran parte non bio<strong>di</strong>sponibili.<br />

Sulla base <strong>di</strong> queste considerazioni nel progetto sono state impiegate e<br />

valutate nuove meto<strong>di</strong>che, chimiche e biologiche, in grado <strong>di</strong> dare informazioni<br />

più precise sull’effettiva potenziale pericolosità dei metalli pesanti e <strong>di</strong> altre<br />

sostanze xenobiotiche per la realizzazione <strong>di</strong> monitoraggi integrati.<br />

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