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Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

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Fluviali), sulle aree marine Natura 2000, sulle aree marine protette o sui progetti<br />

ASPIM (Aree Specialmente Protette <strong>di</strong> Importanza Me<strong>di</strong>terranea). In secondo luogo,<br />

è necessario identificare <strong>dell</strong>e zone pilota <strong>di</strong> congestione transnazionale o<br />

interregionale ed, infine, stu<strong>di</strong>are la coerenza <strong>dell</strong>e azioni esistenti con la legislazione<br />

e gli accor<strong>di</strong> in ambito europeo e me<strong>di</strong>terraneo (protocollo GIZC Me<strong>di</strong>terraneo del<br />

2009). L’azione dei partner sarà quin<strong>di</strong> volta alla creazione, in collaborazione con la<br />

DG Ambiente e con PAP/RAC, <strong>di</strong> un database sui progetti <strong>di</strong> GIZC esistenti nel<br />

Me<strong>di</strong>terraneo al fine <strong>di</strong> analizzarne punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza, alla realizzazione <strong>di</strong><br />

una cartografia completa <strong>di</strong> tutti i progetti <strong>di</strong> GIZC dei partner ed infine allo stu<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> tali progetti in relazione alle <strong>di</strong>sposizioni del Protocollo ICZM del Me<strong>di</strong>terraneo.<br />

Il secondo tema cruciale del progetto riguarda l’inquinamento e l’obiettivo<br />

specifico è la valutazione <strong>dell</strong>e <strong>di</strong>fficoltà nella messa in opera degli strumenti<br />

operativi e la proposta <strong>di</strong> soluzioni per la messa in opera <strong>dell</strong>a Direttiva Quadro<br />

sull’Acqua, <strong>dell</strong>a Direttiva REACH e <strong>dell</strong>a gestione degli inquinamenti marini e<br />

terrestri accidentali <strong>di</strong> piccola o me<strong>di</strong>a portata.<br />

Per quanto riguarda l’adattamento al cambiamento climatico nelle zone costiere,<br />

terzo tema fondamentale, il progetto si propone <strong>di</strong> valutare con cura, sia a livello<br />

me<strong>di</strong>terraneo che locale, i cambiamenti climatici che colpiscono le aree costiere, con<br />

particolare attenzione agli eventi climatici estremi. L’idea è quella <strong>di</strong> creare un<br />

Atlante sul rischio <strong>dell</strong>e coste al fine <strong>di</strong> rendere comparabili le valutazioni del rischio<br />

<strong>dell</strong>e regioni costiere con gli effetti del cambiamento climatico ed eventualmente<br />

valutare l’idea <strong>di</strong> creare <strong>dell</strong>e linee guida comuni e un insieme <strong>di</strong> mappe dagli atlanti<br />

regionali. Si prevede inoltre <strong>di</strong> creare un sistema <strong>di</strong> monitoraggio degli eventi<br />

climatici estremi attraverso la creazione <strong>di</strong> un osservatorio o una rete <strong>di</strong> osservatori a<br />

livello me<strong>di</strong>terraneo, in collaborazione con la DG Ambiente e CLIMATE, al fine <strong>di</strong><br />

monitorare i cambiamenti dei tratti costieri e degli eventi climatici estremi. Tale<br />

strumento deve essere con<strong>di</strong>viso dai <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> governance.<br />

Altra questione prioritaria è la pesca. Il progetto si richiama alle linee guida <strong>dell</strong>a<br />

nuova Politica Comune sulla Pesca, realizzata attraverso il Fondo Europeo sulla<br />

Pesca (EFF) e prevede la valorizzazione dei risultati dei progetti pilota in materia <strong>di</strong><br />

gestione <strong>dell</strong>e risorse costiere, <strong>di</strong> installazioni portuali e <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificazione <strong>dell</strong>e<br />

attività riguardanti il risparmio energetico, che saranno sostenute a livello locale con<br />

fon<strong>di</strong> EFF. MAREMED mira a realizzare scambi sulle esperienze regionali per<br />

l’implementazione <strong>di</strong> piani <strong>di</strong> gestione sulla pesca, a creare progetti pilota sul<br />

risparmio energetico e a sviluppare scambi e sinergia in merito all’implementazione<br />

<strong>dell</strong>’Asse 4 del EFF per lo sviluppo sostenibile <strong>dell</strong>e aree <strong>di</strong> pesca, con particolare<br />

riguardo al tema del turismo ittico. In particolare, il progetto intende giungere alla<br />

creazione <strong>di</strong> pani <strong>di</strong> gestione <strong>dell</strong>e aree <strong>di</strong> pesca e <strong>di</strong> un database sulle aree <strong>di</strong> pesca<br />

protette, in collaborazione con la DG Mare, nonché all’avvio <strong>di</strong> azioni pilota miranti<br />

ad includere la pesca nell’economia turistica.<br />

Inoltre il progetto MAREMED si concentra sulla gestione dei dati litorali e marittimi<br />

e prevede innanzitutto la valutazione degli strumenti cartografici a <strong>di</strong>sposizione e la<br />

creazione <strong>di</strong> uno strumento cartografico e statistico ad hoc a livello me<strong>di</strong>terraneo, da<br />

inserire in rete. Esso mira inoltre a promuovere lo scambio <strong>di</strong> informazione in merito<br />

alla gestione <strong>dell</strong>e aree costiere e marittime tra le regioni e le organizzazioni<br />

internazionali quali il Plan Bleu, ed europee, come l’Agenzia Europea per<br />

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