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Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

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icavate da campagne oceanografiche, pur fondamentali, ma che hanno una<br />

durata temporale limitata. Il ricorso a misure in-situ multiparametriche,<br />

misurate in modo continuo da piattaforme fisse (boe, moorings) e mobili (floats,<br />

gliders), è sempre più un’esigenza <strong>dell</strong>’ocenografia operativa anche alle scale<br />

sub-regionali e marino-costiere.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista <strong>dell</strong>a mo<strong>dell</strong>istica, occorre <strong>di</strong>re che proprio attraverso le<br />

campagne è emerso come, pur appartenendo a bacini oceanografici <strong>di</strong>versi<br />

(Algero-Ligure-Provenzale e Tirrenico), i mari <strong>dell</strong>’area transfrontaliera sono<br />

caratterizzati da molte e rilevanti interazioni, attraverso il sistema degli stretti e<br />

dei canali <strong>di</strong> comunicazione tra i mari (Canale <strong>di</strong> Corsica, Canale <strong>di</strong> Piombino,<br />

Canale <strong>di</strong> Sardegna) che hanno una grande influenza nella circolazione globale<br />

del Me<strong>di</strong>terraneo con conseguenze rilevanti sulle variabili del sistema<br />

accoppiato atmosfera-mare. I processi <strong>di</strong> ciclogenesi nella circolazione marina,<br />

ad esempio, possono essere descritti solo attraverso mo<strong>dell</strong>i a risoluzione<br />

sufficiente ed estesi a coprire tutta l’area <strong>di</strong> interesse. Oltre al punto <strong>di</strong> vista<br />

fisico, ci sono poi interessi e problematiche comuni tra le aree (ad es. rispetto al<br />

tema <strong>dell</strong>’inquinamento o <strong>dell</strong>a gestione sostenibile <strong>dell</strong>e risorse) che in<strong>di</strong>cano<br />

la necessità <strong>di</strong> arrivare a definire un mo<strong>dell</strong>o <strong>di</strong> riferimento comune per l’area<br />

transfrontaliera, che possa essere utilizzato per tutte le aree costiere <strong>di</strong> dettaglio.<br />

Nella prima parte <strong>di</strong> questo capitolo saranno descritti due sistemi <strong>di</strong> previsione,<br />

implementati per le acque toscane e <strong>dell</strong>a Corsica. Questi mo<strong>dell</strong>i delimitano e<br />

circondano aree marine intorno alle regioni interessate al progetto, senza<br />

rientrare nella definizione classica <strong>di</strong> mo<strong>dell</strong>i regionali e costieri, in quanto<br />

sud<strong>di</strong>vidono acque che fanno parte <strong>di</strong> bacini oceanografici <strong>di</strong>versi, mettendo in<br />

evidenza aspetti rilevanti, quali ad esempio il ruolo <strong>di</strong> stretti, canali, isole, nella<br />

circolazione a scala locale e negli interscambi <strong>di</strong> masse d’acqua tra i vari bacini,<br />

che hanno un ruolo sia come processi fisici che biogeochimici. I due mo<strong>dell</strong>i<br />

sono sviluppati dentro un contesto comune, hanno la stessa risoluzione (400 m)<br />

e le stesse con<strong>di</strong>zioni al contorno pur basandosi su co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> calcolo <strong>di</strong>versi<br />

(ROMS e MARS3D), e hanno un’importante area <strong>di</strong> sovrapposizione costituita<br />

dal Canale <strong>di</strong> Corsica, che ha un ruolo fondamentale negli scambi <strong>di</strong> masse<br />

d’acqua tra i due bacini oceanografici.<br />

Vengono poi descritti i mo<strong>dell</strong>i ad area limitata, che permettono <strong>di</strong> descrivere<br />

problemi a scala locale, che rappresenta un’esigenza per la gestione <strong>dell</strong>e acque<br />

da parte <strong>dell</strong>e regioni (ad esempio, per rispondere ai requisiti imposti dalla<br />

<strong>di</strong>rettiva quadro <strong>dell</strong>’acqua WFD). A questi mo<strong>dell</strong>i sono stati accoppiati<br />

mo<strong>dell</strong>i idrologici a scala <strong>di</strong> bacino, in modo da permettere <strong>di</strong> avere una<br />

descrizione <strong>dell</strong>’intero ciclo <strong>dell</strong>’acqua, dal bacino idrografico al mare, dentro<br />

un unico sistema.<br />

Nel capitolo vengono inoltre illustrati i confronti tra i mo<strong>dell</strong>i utilizzati, e<br />

alcune applicazioni <strong>di</strong> potenziale grande interesse (oil spill, inquinamento<br />

<strong>di</strong>ffuso) che nascono imme<strong>di</strong>atamente dall’implementazione dei prodotti<br />

realizzati nel progetto.<br />

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