20.06.2013 Views

Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

procedura <strong>di</strong> estrazione e al suo impiego per la certificazione <strong>dell</strong>e<br />

concentrazioni estraibili <strong>di</strong> alcuni metalli pesanti (Cd, Cr, Ni, Cu, Pb e Zn) in<br />

un campione <strong>di</strong> se<strong>di</strong>mento lacustre <strong>di</strong>venuto successivamente il materiale <strong>di</strong><br />

riferimento certificato BCR701 (Pueyo et al., 2001).<br />

I tre step previsti dalla procedura del BCR, utilizzata per questo stu<strong>di</strong>o,<br />

consentono <strong>di</strong> determinare la percentuale <strong>di</strong> metalli presenti come frazione<br />

scambiabile e legata ai carbonati, come frazione legata agli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> ferro e<br />

manganese e come frazione legata alla sostanza organica. Queste tre frazioni<br />

rappresentano la parte potenzialmente bio<strong>di</strong>sponibile dei metalli, quella che<br />

può essere mobilizzata e rilasciata nell’ambiente in seguito a mo<strong>di</strong>ficazioni dei<br />

parametri chimico-fisici (pH, potenziale <strong>di</strong> ossido-riduzione, salinità) e alla<br />

quale si ritiene che siano legati i metalli prevalentemente <strong>di</strong> origine antropica.<br />

A questo proposito è interessante riportare che anche i risultati preliminari <strong>di</strong><br />

uno stu<strong>di</strong>o condotto recentemente sui livelli <strong>di</strong> contaminazione da alcuni<br />

metalli pesanti in se<strong>di</strong>menti marini (Perez-Santana et al., 2007) in<strong>di</strong>cano che la<br />

procedura <strong>di</strong> estrazione sequenziale del BCR consente una stima affidabile<br />

<strong>dell</strong>a frazione <strong>di</strong> metalli <strong>di</strong> origine antropica.<br />

Di seguito sono descritte brevemente le frazioni determinate in ciascuno dei tre<br />

step.<br />

Step 1: frazione scambiabile e legata ai carbonati. Le argille, gli ossi<strong>di</strong> idrati <strong>di</strong><br />

Fe e Mn e gli aci<strong>di</strong> umici sono in grado <strong>di</strong> adsorbire i metalli in tracce;<br />

cambiamenti <strong>dell</strong>a composizione ionica <strong>dell</strong>e acque, come quelli che si<br />

verificano ad esempio negli estuari, possono facilitare il rilascio dei metalli<br />

adsorbiti. Una percentuale significativa dei metalli presenti nei se<strong>di</strong>menti si<br />

trova associata ai carbonati; questa frazione è particolarmente sensibile ai<br />

cambiamenti <strong>di</strong> pH.<br />

Step 2: frazione legata agli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Fe e Mn. Questi ossi<strong>di</strong> sono presenti sotto<br />

forma <strong>di</strong> noduli, concrezioni o semplicemente come rivestimento <strong>dell</strong>e<br />

particelle <strong>di</strong> se<strong>di</strong>mento; sono “trappole” eccellenti per i metalli in tracce e sono<br />

termo<strong>di</strong>namicamente instabili in con<strong>di</strong>zioni anossiche (bassi valori del<br />

potenziale <strong>di</strong> ossido-riduzione).<br />

Step 3: frazione legata alla sostanza organica ed ai solfuri. I metalli si possono<br />

legare a varie forme <strong>di</strong> sostanza organica, attraverso processi <strong>di</strong><br />

complessazione con composti come gli aci<strong>di</strong> umici e fulvici o fenomeni come il<br />

bioaccumulo da parte degli organismi viventi. In con<strong>di</strong>zioni ossidanti la<br />

sostanza organica viene degradata con conseguente rilascio e solubilizzazione<br />

dei metalli.<br />

Dopo la separazione <strong>dell</strong>e prime tre frazioni la parte residua rappresenta la<br />

frazione <strong>di</strong> metalli legati strettamente alla matrice, compresa la frazione legata<br />

ai silicati che può essere rilasciata solo in seguito ad attacco con acido<br />

fluoridrico. Si ritiene che, in con<strong>di</strong>zioni naturali, questi metalli non possano<br />

essere rilasciati dalla matrice e <strong>di</strong>venire <strong>di</strong>sponibili all’interazione con gli<br />

organismi. Nella frazione residua potrebbero però essere presenti anche<br />

sostanze <strong>di</strong> origine antropica <strong>di</strong>fficilmente attaccabili da agenti naturali.<br />

162

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!