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Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

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qualitativi, in<strong>di</strong>catori chiave <strong>dell</strong>a qualità <strong>dell</strong>'acqua che includono elementi<br />

fisici, chimici e biologici. I descrittori introducono aspetti che non erano stati<br />

presi in considerazione fino a questo momento: Bio<strong>di</strong>versity, Non In<strong>di</strong>genous<br />

Species, Fisheries, Food web, Eutrophication, Seafloor integrity, Hydrographic<br />

con<strong>di</strong>tion, Contaminants, Contaminats in seafood, Litter, Noise.<br />

Gli 11 descrittori prevedono dunque un’analisi molto ampia dei molteplici<br />

aspetti che caratterizzano la qualità del mare: molti in<strong>di</strong>catori sono<br />

<strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente legati al colore (riflettanza) <strong>dell</strong>'acqua e, <strong>di</strong><br />

conseguenza, potenzialmente accessibili dal telerilevamento. Già adesso alcuni<br />

prodotti satellitari vengono utilizzati per valutare lo stato <strong>di</strong> qualità <strong>dell</strong>e<br />

acque, come ad esempio, oltre alla stima <strong>dell</strong>a produttività primaria da dati <strong>di</strong><br />

clorofilla, esistono algoritmi specifici per la SST (Sea Surface Temperature), il<br />

Suspended Particulate Matter, la Water Clarity. Tra gli 11 descrittori analizzabili<br />

tramite telerilevamento ci sono l’Eutrophication, per il quale è specificamente<br />

in<strong>di</strong>cata la clorofilla a quale un buon in<strong>di</strong>catore <strong>dell</strong>o stato ecologico, ed è<br />

implicata anche nella creazione <strong>di</strong> mappe <strong>di</strong> produttività primaria, che<br />

coinvolgono in<strong>di</strong>ci quali Fisheries e Food Web, e, per fare un altro esempio, le<br />

<strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione del Litter.<br />

Per il monitoraggio marino e per tutti gli aspetti che abbiamo appena<br />

considerato valutando gli 11 descrittori, è importante il contributo che la ricerca<br />

scientifica può dare con lo sviluppo <strong>dell</strong>’oceanografia satellitare, <strong>dell</strong>e reti <strong>di</strong><br />

misura in situ, <strong>dell</strong>a mo<strong>dell</strong>istica oceanografica. Le immagini satellitari<br />

permettono <strong>di</strong> avere una visione <strong>di</strong> un parametro globale e non puntiforme<br />

come avviene nel classico monitoraggio, mentre gli sviluppi <strong>dell</strong>a mo<strong>dell</strong>istica<br />

potranno supportare la previsione <strong>di</strong> un più ampio insieme <strong>di</strong> parametri<br />

rispetto a quelli attualmente considerati.<br />

È dunque importante affiancare alle tecniche in situ per la caratterizzazione<br />

<strong>dell</strong>’ecosistema, così importanti per determinare la qualità <strong>dell</strong>’acqua e <strong>di</strong><br />

conseguenza per definire il GES come richiede la Marine Strategy, strumenti<br />

basati su dati satellitari che sono particolarmente efficaci nell’in<strong>di</strong>viduare<br />

proprietà <strong>dell</strong>'acqua a scale appropriate (non vincolate a pochi punti<br />

<strong>di</strong>scontinui nel tempo come avviene con il monitoraggio puntuale) come anche<br />

nuovi strumenti <strong>di</strong> misura in via <strong>di</strong> sperimentazione (da piattaforma fissa e<br />

mobile), e la mo<strong>dell</strong>istica oceanografica e biogeochimica, che permettano <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>are e prevedere l’evolversi dei singoli parametri nel tempo e nello spazio,<br />

compatibilmente con i pressanti vincoli <strong>di</strong> precisione e sostenibilità economica.<br />

2. Verso un’integrazione operativa tra monitoraggio puntuale e<br />

monitoraggio satellitare<br />

A. Ortolani, C. Lapucci, F. Manetti, C. Bran<strong>di</strong>ni<br />

2.1 Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong>namici, adattativi e probabilistici<br />

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