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Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

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Figura 6.28. Schema <strong>di</strong> funzionamento del CSN dal passaggio del satellite alla produzione del report<br />

Viste le gran<strong>di</strong> potenzialità del CleanSeaNet, il Consorzio LaMMA, <strong>di</strong> comune accordo con<br />

la Regione Toscana, ha ritenuto opportuno richiedere l’accesso al sistema all’interno <strong>di</strong><br />

MOMAR; l’obiettivo nel progetto è l’elaborazione dei prodotti del CSN per fornire<br />

statistiche sugli sversamenti, nonché una “carta <strong>di</strong> rischio” <strong>dell</strong>e zone costiere Toscane<br />

maggiormente esposte al fenomeno. E’ però al tempo stesso anche un’occasione importante<br />

per testare il sistema, conoscerne i suoi limiti e valutarne l’efficienza.<br />

Va precisato che le singole immagini non sono analizzate dagli “End-User” (es. operatori<br />

LaMMA), bensì da un team <strong>di</strong> esperti <strong>dell</strong>’EMSA, in grado <strong>di</strong> associare ad ogni macchia <strong>di</strong><br />

petrolio, rilevata da ispezione visiva <strong>dell</strong>’immagine, una classe <strong>di</strong> atten<strong>di</strong>bilità o <strong>di</strong> rischio<br />

(Confidence Level) circa la reale presenza <strong>dell</strong>o sversamento. In numerosi casi, infatti,<br />

siamo davanti ad un falso allarme (in gergo tecnico “Look Alike”) che soltanto una<br />

tempestiva verifica in situ è in grado <strong>di</strong> “smascherare”. Se i controlli e i feedback da navi in<br />

pattugliamento <strong>dell</strong>’area o velivoli in sorvolo, sono pervenuti, il sistema li archivia<br />

rendendoli anch’essi imme<strong>di</strong>atamente <strong>di</strong>sponibili agli End-User.<br />

Altra funzionalità offerta dal CSN, è quella <strong>di</strong> poter programmare in situazioni <strong>di</strong><br />

emergenza o per le aree ritenute più vulnerabili e ad alto rischio (maggior traffico<br />

marittimo o nota attività illecita in zona), un numero maggiore <strong>di</strong> scene satellitari,<br />

compatibilmente con le esigenze degli altri Stati e partner coinvolti; in con<strong>di</strong>zioni normali,<br />

invece, la pianificazione <strong>dell</strong>e immagini è fatta su base mensile <strong>di</strong>rettamente dall’EMSA,<br />

previa conferma del partner interessato.<br />

Nel CSN sono anche <strong>di</strong>sponibili i passaggi <strong>dell</strong>e navi, funzionalità resa possibile<br />

dall’interfacciamento con il sistema AIS (Automatic Identification System) obbligatorio<br />

secondo i protocolli internazionali <strong>di</strong> navigazione per tutte le navi superiori a 300<br />

tonnellate, le navi passeggeri anche <strong>di</strong> stazza inferiore e le piattaforme. Incrociando questi<br />

ultimi con i dati <strong>di</strong> oil spill forniti dal CSN si possono in alcuni casi identificare le navi<br />

responsabili.<br />

Illustreremo <strong>di</strong> seguito i risultati statistici ottenuti al termine <strong>dell</strong>’elaborazione dei dati<br />

CSN dal Consorzio LaMMA.<br />

Figura 6.29. Quota complessiva <strong>di</strong> immagini acquistate nel CSN<br />

Come si vede, il numero <strong>di</strong> immagini acquisite dai partner Europei è <strong>dell</strong>’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> alcune<br />

migliaia (Figura 6.29), ma se si restringe l’area <strong>di</strong> a quella Ligure-Tirrenica, antistante la<br />

Regione Toscana, che abbiamo opportunamente limitato nel range <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate <strong>di</strong> circa 2°<br />

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