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Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

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caratteristiche tali da poter essere la base <strong>di</strong> una futura implementazione <strong>di</strong><br />

mo<strong>dell</strong>i biogeochimici su queste aree, o anche <strong>di</strong> fornire elementi utili alla<br />

valutazione del bilancio <strong>di</strong> se<strong>di</strong>menti lungo la costa: infatti il mo<strong>dell</strong>o SWAT,<br />

permette, a partire dalla conoscenza dei dati sui suoli e <strong>di</strong> uso del suolo, <strong>di</strong><br />

determinare alcune variabili <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>ssimo interesse, quali l’apporto <strong>di</strong><br />

nutrienti (azoto, nelle varie forme, e fosforo) e se<strong>di</strong>menti in sospensione.<br />

Il quadro dei mo<strong>dell</strong>i locali e <strong>dell</strong>e implementazioni realizzate dai partner del<br />

progetto, offre inoltre altri spunti <strong>di</strong> interesse. Prima <strong>di</strong> tutto la logica seguita è<br />

quella del multi-mo<strong>dell</strong>o, che rappresenta senza dubbio una <strong>dell</strong>e sfide future<br />

<strong>dell</strong>a mo<strong>dell</strong>istica oceanografica, nel quadro <strong>dell</strong>e metodologie a <strong>di</strong>sposizione<br />

per ridurre l’incertezza intrinseca <strong>di</strong> ogni mo<strong>dell</strong>o (Mourre et al., 2012). Ogni<br />

mo<strong>dell</strong>o ha caratteristiche proprie, ed evidenzia limiti e qualità che possono<br />

meglio risaltare all’interno <strong>di</strong> un’analisi comparativa simile a quella realizzata<br />

in questo stu<strong>di</strong>o. In un caso, si è anche mostrata un’area <strong>di</strong> sovrapposizione, tra<br />

il mo<strong>dell</strong>o Costiero <strong>dell</strong>a Corsica e quello <strong>dell</strong>’Arcipelago Toscano, che ha<br />

permesso una primo confronto dei dati in corrispondenza del Canale <strong>di</strong><br />

Corsica, in comune tra i due mo<strong>dell</strong>i. In questo contesto l’approccio utilizzato è<br />

stato <strong>di</strong> tipo sperimentale, basato sulla misura <strong>di</strong>retta, in mare, dei parametri <strong>di</strong><br />

interesse. Questo è stato possibile grazie ad alcune campagne oceanografiche<br />

realizzate all’interno <strong>di</strong> MOMAR. In particolare: MELBA (Maggio 2011) e<br />

MILONGA (Settembre-Ottobre 2011). In ambedue le campagne, oltre alle<br />

misure oceanografiche standard (profili, campionamenti), sono state eseguite<br />

misure correntometriche lungo transetti tramite ADCP montato sulle<br />

imbarcazioni, che hanno permesso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare alcune <strong>dell</strong>e più interessanti<br />

caratteristiche <strong>di</strong> circolazione <strong>dell</strong>’area. Durante MELBA queste misure<br />

correntometriche sono state anche realizzate anche tramite l’utilizzo <strong>di</strong> un<br />

Autonomous Underwater Vehicle (AUV). Nel corso <strong>di</strong> MILONGA è stata<br />

invece svolta una grande ricognizione <strong>dell</strong>’area e una mappatura <strong>dell</strong>a corrente<br />

e <strong>dell</strong>a massa d’acqua tramite strumenti lagrangiani <strong>di</strong> misura (drifter e float).<br />

Questo tipo <strong>di</strong> sperimentazione è stata importante, oltre che - <strong>di</strong> per sé - per<br />

l’interesse scientifico verso i dati acquisiti, per verificare sul campo la capacità<br />

<strong>di</strong> eseguire misure in mare sulle aree marino-costiere facendo ricorso ad una<br />

vasta gamma <strong>di</strong> strumenti o, come nel caso <strong>di</strong> MILONGA, utilizzando anche<br />

mezzi piuttosto economici, “pronti per l’uso”. Intorno al tema <strong>dell</strong>a <strong>di</strong>namica<br />

del mare, e anche <strong>dell</strong>a mo<strong>dell</strong>istica previsionale oceanografica, si è verificato,<br />

sul campo, un gran<strong>di</strong>ssimo interesse da parte <strong>di</strong> operatori del settore (trasporti<br />

marittimi, pescatori), ma anche nel settore <strong>dell</strong>a formazione e conoscenza<br />

(scuole) e <strong>dell</strong>’informazione. Questo per <strong>di</strong>re che sempre più è destinata a<br />

crescere la richiesta <strong>di</strong> informazioni più complete riguardanti lo stato del mare,<br />

oltre i tra<strong>di</strong>zionali livelli <strong>di</strong> informazione forniti dagli operatori meteorologici<br />

(vento, con<strong>di</strong>zioni atmosferiche, moto ondoso).<br />

Nello stesso tempo i dati misurati sul mare, fondamentali per la costruzione <strong>di</strong><br />

mo<strong>dell</strong>i previsionali affidabili, non potranno limitarsi in futuro a informazioni<br />

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