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Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

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2.3 Mappatura <strong>dell</strong>a produttività marina<br />

Luca Massi, Luigi Lazzara, Caterina Nuccio<br />

La produzione primaria globale si definisce come la quantità <strong>di</strong> composti<br />

organici ottenuta nel tempo, quasi esclusivamente tramite il processo <strong>di</strong><br />

fotosintesi clorofilliana. La vita sulla Terra <strong>di</strong>pende, <strong>di</strong>rettamente o<br />

in<strong>di</strong>rettamente, dalla produzione primaria. Di questa circa la metà (45-50 Gt C<br />

anno -1 ) viene realizzata negli oceani (Berhenfeld et al., 2002), da un biomassa<br />

fitoplanctonica <strong>di</strong> solo 1 Gt <strong>di</strong> C (Carr et al., 2006). La quantificazione <strong>dell</strong>e<br />

variazioni nel tempo e nello spazio <strong>dell</strong>a produzione primaria marina risulta<br />

pertanto <strong>di</strong> fondamentale importanza sia per una migliore gestione <strong>dell</strong>e<br />

risorse biologiche in mare che per approfon<strong>di</strong>re lo stu<strong>di</strong>o dei cicli biogeochimici<br />

in mare e anche per prevedere l’impatto dei possibili cambiamenti climatici<br />

globali.<br />

Recentemente, in relazione al rapido incremento <strong>dell</strong>a concentrazione <strong>di</strong><br />

CO2 nell’atmosfera, fenomeno legato alle attività umane ed in relazione con i<br />

cambiamenti globali, è stato messo a fuoco il ruolo <strong>di</strong> alcuni componenti del<br />

sistema Terra nel ciclo del carbonio, fra cui, data la sua importanza, a quello<br />

degli oceani. Spesso si è pensato agli oceani come un sistema in cui fosse<br />

possibile l’abbattimento <strong>di</strong> una quantità importante <strong>di</strong> CO2. Purtroppo le<br />

conoscenze attuali relative alla produzione primaria e al ciclo del carbonio in<br />

mare sono ancora insufficienti per poter intraprendere attività volte a questo<br />

fine (Falkowski, 2000).<br />

La produzione primaria fitoplanctonica è la principale fonte <strong>di</strong> carbonio<br />

organico in mare: è su questa che si basa l’intera rete alimentare marina fino ai<br />

livelli più alti, influenzando quin<strong>di</strong> anche gli stock ittici. In realtà essendo<br />

questa influenza me<strong>di</strong>ata da molti processi ecologici, fisiologici e<br />

biogeochimici, essa può essere abbastanza <strong>di</strong>fferenziata in relazione alle<br />

caratteristiche eco fisiologiche dei produttori primari legate alla loro<br />

composizione tassonomica. Cosicché nel processo <strong>dell</strong>a produzione primaria<br />

marina il ruolo ecologico e biogeochimico dei <strong>di</strong>fferenti gruppi fitoplanctonici<br />

risulta piuttosto <strong>di</strong>fferenziato (Uitz et al., 2010), e questa <strong>di</strong>fferenziazione non<br />

può essere trascurata nei moderni mo<strong>dell</strong>i interpretativi dei cicli biogeochimici<br />

in mare.<br />

Una stima accurata <strong>dell</strong>a produzione primaria marina e <strong>dell</strong>a sua<br />

produttività o capacità produttiva, risultano tra<strong>di</strong>zionalmente assai più<br />

<strong>di</strong>fficoltose e carenti <strong>di</strong> quelle terrestri. Attualmente questo obiettivo è <strong>di</strong>venuto<br />

raggiungibile solo grazie all’uso in modo sinottico e ripetibile <strong>dell</strong>e tecniche <strong>di</strong><br />

telerilevamento satellitare, che consentono una misura <strong>di</strong>retta o in<strong>di</strong>retta <strong>dell</strong>e<br />

numerose variabili che guidano la produzione fotosintetica dei mari. In<br />

particolare, i dati satellitari consentono la stima <strong>dell</strong>a concentrazione <strong>di</strong><br />

clorofilla a che rappresenta un in<strong>di</strong>ce atten<strong>di</strong>bile <strong>di</strong> biomassa fitoplanctonica,<br />

Altre importanti informazioni ottenibili da satellite sono la temperatura<br />

superficiale del mare (SST) e la ra<strong>di</strong>azione solare <strong>di</strong>sponibile per la fotosintesi<br />

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