20.06.2013 Views

Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Figura 1.33. Un esempio <strong>di</strong> Oil Spill localizzato con il CSN<br />

Come accennato in precedenza, ve<strong>di</strong>amo ora alcune criticità e aspetti da considerare per<br />

meglio comprendere le caratteristiche degli oil spill ma anche, <strong>di</strong> conseguenza, per una<br />

corretta interpretazione dei dati fin qui mostrati.<br />

Un punto molto critico è la tempistica d’intervento. Come si vede dal grafico sotto (Figura<br />

6.34), i mezzi <strong>di</strong> pattugliamento marino devono essere sul posto nell’arco <strong>di</strong> poche ore (ma<br />

anche meno per composti molto volatili) affinché l’OS segnalato dal CSN risulti ancora<br />

visibile sulla superficie. Questo significa, anche, che la <strong>di</strong>citura “OS verificato” <strong>dell</strong>a mappa<br />

<strong>di</strong> Fig. 6.31 e le statistiche <strong>di</strong> conseguenza prodotte in questo documento, possono essere<br />

affette da incertezza, tanto maggiore quanto maggiore è il tempo che intercorre fra la<br />

segnalazione <strong>di</strong> allerta e la verifica effettiva.<br />

Figura 6.34. Deca<strong>di</strong>mento temporale degli oil Spill al variare <strong>dell</strong>a loro tipologia<br />

Un altro aspetto da considerare, cui si è già accennato, è legato ai dati forniti sul<br />

quantitativo sversato in mare ed alla superficie marina interessata. I valori fin qui riportati<br />

(ve<strong>di</strong> Fig.6.32) sono del tutto in<strong>di</strong>cativi. Questo dato è, infatti, piuttosto incerto e potrebbe<br />

essere fuorviante. Esso <strong>di</strong>pende spesso dalla tipologia, e quin<strong>di</strong> anche dalla densità, degli<br />

idrocarburi che presentano una composizione chimica molto <strong>di</strong>versa fra loro. In questo<br />

caso agli occhi dei verificatori l’aspetto <strong>dell</strong>’OS gioca un ruolo molto importante per fornire<br />

una prima stima sul danno ambientale prodotto. Inoltre, l’ammontare complessivo <strong>di</strong><br />

inquinante <strong>di</strong>pende anche dall’ “età” <strong>dell</strong>’OS; ad un OS più “vecchio” si deve ovviamente<br />

associare un maggiore quantitativo <strong>di</strong> petrolio riversato e già depositato in mare, mentre<br />

uno più giovane è in buona parte ancora visibile in superficie. Nell’immagine SAR talvolta<br />

si può capire anche l’età <strong>dell</strong>o sversamento a partire dalla sua forma e dalle sue<br />

caratteristiche morfologiche. Presentiamo qualche esempio <strong>di</strong> quanto detto (Figura 6.35):<br />

500

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!