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Rapporto finale - Metodologie di Monitoraggio dell ... - Momar

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Strumentazione: Per la purificazione è stata utilizzata una strumentazione HPLC<br />

1100 Agilent con installata una colonna Phenogel 10 micron 100 A 250 mm x<br />

21,5 mm i.d. (Phenomenex) munita <strong>di</strong> precolonna e con rivelatore UV impostato<br />

a 254 nm. Le analisi sino state effettuate utilizzando un sistema Varian GC-<br />

MS/MS comprendente un gascromatografo Varian CP-3900 con un iniettore<br />

CP-1077 ed un autoiniettore CP-8410 interfacciato ad uno spettrometro <strong>di</strong> massa<br />

a trappola ionica (Varian Saturn 2100). La separazione è stata ottenuta con una<br />

colonna VF-5ms (30m x 0,25 mm d. i., 0,25 μm spessore film) fornita dalla<br />

Varian. Come gas <strong>di</strong> trasporto si è utilizzato elio 99,9995% al flusso costante <strong>di</strong> 1<br />

ml/min con una pressione pulsata <strong>di</strong> 40 psi <strong>dell</strong>a durata <strong>di</strong> 0,20 min. Per ciascun<br />

campione si sono iniettati 0,5 μl con liner da 2 mm. <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro installato.<br />

1) estrazione per <strong>di</strong>alisi SPMD<br />

I contaminanti concentrati negli SPMD sono stati separati dalla fase lipi<strong>di</strong>ca<br />

me<strong>di</strong>ante <strong>di</strong>alisi. Ciascun SPMD è stato prelevato dal recipiente <strong>di</strong> trasporto e<br />

lavato per risciacquo con esano (100 ml). Successivamente l’SPMD è stato lavato<br />

con acqua <strong>di</strong>stillata su un vassoio <strong>di</strong> acciaio e spazzolato con delicatezza per<br />

rimuovere il materiale adeso alla superficie. Dopo il lavaggio l’SPMD è stato<br />

immerso in HCl 1 N per 30 secon<strong>di</strong>, risciacquato con acqua <strong>di</strong>stillata ed acetone<br />

e lasciato asciugare all'aria. Il campionatore passivo è stato posto in una<br />

bottiglia <strong>di</strong> vetro scuro con tappo a smeriglio da 250 ml, coperto con almeno 180<br />

ml <strong>di</strong> esano e lasciato a <strong>di</strong>alizzare per 24 ore a 18°C. Al solvente sono stati<br />

aggiunti gli standard interni. Si è decantato l'esano in un pallone da 500 ml e si è<br />

ripetuto il proce<strong>di</strong>mento per altre 8 h. Anche il secondo estratto è stato<br />

decantato e riunito agli estratti precedenti. Gli estratti sono stati concentrati<br />

me<strong>di</strong>ante evaporazione sotto vuoto fino a 5 ml. Il solvente è stato ulteriormente<br />

allontanato fino al volume <strong>di</strong> 1 ml sotto leggero flusso <strong>di</strong> azoto badando a non<br />

superare la temperatura <strong>di</strong> 40°C. Gli estratti sono stati posti in vials e conservati<br />

a -20°C fino al momento <strong>dell</strong>a ulteriore purificazione.<br />

2) purificazione in GPC <strong>dell</strong>'estratto esanico degli SPMD proveniente dalla <strong>di</strong>alisi<br />

Gli estratti esanici degli SPMD sono stati purificati in GPC (Petty et al. 2004). La<br />

soluzione <strong>di</strong> calibrazione dei tempi <strong>di</strong> ritenzione è stata preparata sciogliendo i<br />

seguenti composti in 10 mL <strong>di</strong> cloruro <strong>di</strong> metilene: 100 mg <strong>di</strong> <strong>di</strong>etilesilftalato, 10<br />

mg <strong>di</strong> bifenile, 10 mg <strong>di</strong> naftalene, 2 mg <strong>di</strong> coronene, 10 mg <strong>di</strong> zolfo. L'eluizione<br />

è stata effettuata utilizzando una miscela <strong>di</strong> cloruro <strong>di</strong> metilene/metanolo al 2%<br />

al flusso <strong>di</strong> 4 ml/min. Successivamente sono stati iniettati i <strong>di</strong>alizzati ridotti al<br />

volume <strong>di</strong> 1 ml e scambiati con cloruro <strong>di</strong> metilene. La raccolta <strong>dell</strong>a frazione<br />

purificata è iniziata al tempo corrispondente al 50% <strong>dell</strong>a <strong>di</strong>stanza tra l'apice del<br />

picco del <strong>di</strong>etilesilftalato e l'apice del picco del bifenile (picco 2), e terminata al<br />

tempo corrispondente al 70% <strong>dell</strong>a <strong>di</strong>stanza tra l'apice del coronene (picco 4) e<br />

l'apice del picco <strong>dell</strong>o zolfo (picco 5). Si sono aggiunti 100 μl <strong>di</strong> nonano e si è<br />

ridotto quasi a secchezza i campioni sotto leggero flusso <strong>di</strong> azoto. Gli estratti<br />

sono stati ripresi con 2 ml <strong>di</strong> esano per la purificazione e separati in due frazioni<br />

per le successive determinazioni.<br />

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