Il Giardino si riproduce - Studio Staff RU
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<strong>Studio</strong> <strong>Staff</strong>: quaranta anni di consulenze in un’Italia che cambia<br />
Ne seguirono lunghe discus<strong>si</strong>oni e decine di ipote<strong>si</strong>…..<br />
Devo confessare che avevo ambizioni sovradimen<strong>si</strong>onate rispetto alle esperienze ed alle<br />
capacità che avevo cumulate.<br />
<strong>Il</strong> non vederle apprezzate come volevo assommato al fatto che, come tutti i<br />
giovani, temevo gli itinerari esperienziali non rettilinei o incoerenti (ed in una società delle<br />
dimen<strong>si</strong>oni dello <strong>Studio</strong> non era certo un fatto improbabile), determinò la ricerca di un<br />
nuovo contesto.<br />
Uscito dallo <strong>Studio</strong>, rientrai nel mondo aziendale come responsabile della<br />
organizzazione e dello sviluppo della Ansaldo Componenti di Genova.<br />
L’eredità profes<strong>si</strong>onale<br />
L’ingresso nello <strong>Studio</strong> fu per me il batte<strong>si</strong>mo da profes<strong>si</strong>onista e da consulente.<br />
Ho sempre con<strong>si</strong>derato la prima esperienza milanese uno scriteriato salto nel vuoto<br />
e lo <strong>Studio</strong> il vero ingresso nella consulenza.<br />
Quali eredità profes<strong>si</strong>onali mi hanno lasciato quegli anni?<br />
Molte e di diversa natura: in primis, l’istanza del rigore metodologico e della<br />
neces<strong>si</strong>tà di suffragare con elementi e dati “oggettivi” le argomentazioni che, di volta in<br />
volta, <strong>si</strong> intendevano sostenere. L’iter, mutuato dalle discipline mediche, che <strong>si</strong> adottava<br />
nella gestione degli interventi - dalla anamne<strong>si</strong>, alla diagno<strong>si</strong> alle “terapie” organizzative e<br />
gestionali - doveva essere percorso adottando convincenti nes<strong>si</strong> di causa ed effetto.<br />
Ho incontrato di nuovo, ma solo dopo molti anni e con un focus parzialmente<br />
diverso, nelle teorie del Total Quality Management, la stessa attenzione alla delimitazione,<br />
alla quantificazione ed alla misurabilità dei fenomeni organizzativi e dei proces<strong>si</strong> operativi.<br />
Nello stesso tempo, mi sono stati instillati il senso del ruolo del consulente e<br />
l’insofferenza nei confronti della appros<strong>si</strong>mazione e della superficialità (anche se, ad onor<br />
del vero, non sempre, nel corso degli anni, sono riuscito ad essere sufficientemente attento<br />
al secondo dettato).<br />
Lo <strong>Studio</strong>, in quel periodo fondamentale per la mia formazione e per la<br />
strutturazione di un metodo di lavoro, mi ha suggerito la neces<strong>si</strong>tà dello studio e<br />
dell’approfondimento delle teorie manageriali, indicandomene, contemporaneamente, la<br />
storicità e la intima connes<strong>si</strong>one con le discipline sociali ed economiche.<br />
Lo <strong>Studio</strong> mi ha, infine, reso molto attento ai proces<strong>si</strong> relazionali, mi ha mostrato<br />
che i <strong>si</strong>stemi organizzativi e di ruolo sono di regola conflittuali e che i leader hanno delle<br />
debolezze di cui è opportuno tener conto, ha fatto crescere in me la convinzione che tutto<br />
passa per le motivazioni e le competenze delle persone e che ottimizzare il clima e regolare<br />
la cooperazione restano due obiettivi manageriali fondamentali ed imprescindibili per avere<br />
organizzazioni “sane” e performance efficaci.<br />
A distanza di tanti anni, di tanti ambienti e di tanti contesti, alla cruciale domanda<br />
“Con<strong>si</strong>deri quella esperienza fondamentale? La rifaresti?” la risposta, per me, è ancora<br />
sì……. e con lo stesso entu<strong>si</strong>asmo di allora.<br />
Danilo Mattoccia<br />
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