Il Giardino si riproduce - Studio Staff RU
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Capitolo 5 2001 - e Oltre<br />
Testimonianza di Giusy Costantini<br />
Già Segretaria <strong>Studio</strong> <strong>Staff</strong><br />
<strong>Studio</strong> <strong>Staff</strong> è stata per me più che un’esperienza lavorativa, un entrare a far parte<br />
di una famiglia i cui componenti, se pur così diver<strong>si</strong> tra di loro, erano/sono proiettati al<br />
raggiungimento di un unico fine: l’idea di un marchio, atto a <strong>si</strong>mboleggiare la<br />
profes<strong>si</strong>onalità, la serietà e la trasparenza della società.<br />
Ricordo ancora la prima volta che sono entrata in azienda: il frenetico correre di<br />
segretarie e consulenti per una selezione che era attiva in quel momento…. Ho avuto subito<br />
l’impres<strong>si</strong>one di essere entrata in un contesto dove avrei potuto imparare tanto, ed infatti<br />
così è stato.<br />
Un’altra immagine che spesso mi riaffiora nella memoria, oggi con profondo<br />
affetto, ma allora con profonda soggezione, è proprio quella del Dott. Sivano Del Lungo,<br />
uno dei soci fondatori di <strong>Studio</strong> <strong>Staff</strong>, la sua voce così “baritonale”, era già un “biglietto da<br />
vi<strong>si</strong>ta”: inci<strong>si</strong>vo, <strong>si</strong>curo, diretto, dal forte temperamento ma ugualmente arguto e sottile. Si<br />
capiva subito con chi avevi a che fare os<strong>si</strong>a con un uomo capace, che poteva ridurti a nulla<br />
dandoti dell’incompetente, ma che allo stesso tempo era pronto a lodarti per un lavoro ben<br />
fatto, un vero leader.<br />
Ricordo tutti con nitidezza ed affetto: Sara Del Lungo, con la sua grazia, classe e<br />
spiccato senso di “problem solving” in ogni circostanza; l’Ing. Del Lungo, con cui ho avuto<br />
il piacere di lavorare: la sua preci<strong>si</strong>one, minuzio<strong>si</strong>tà, pacatezza, mi ha aiutato molto a<br />
crescere <strong>si</strong>a sotto un profilo strettamente lavorativo, di apprendimento di nozioni, ma anche<br />
sotto una sfaccettatura più personale: imparare a saper<strong>si</strong> interfacciare con toni miti, senza<br />
però perdere di vista l’obiettivo.<br />
La giovialità del Dott. Di Castro poi, è stata per noi che eravamo in segreteria<br />
proverbiale, arrivava mi ricordo, con passo qua<strong>si</strong> “felpato” a chiederci as<strong>si</strong>stenza, e non <strong>si</strong><br />
poteva che dirgli di Si, anche se magari eravamo “piene” di lavoro fino ai capelli. Mi<br />
ricordo con nitidezza una sua frase un giorno in cui mi chiese il perché, all’epoca, non mi<br />
sposas<strong>si</strong>, io gli rispo<strong>si</strong> che del matrimonio mi spaventava il “sempre” ovvero<br />
l’indissolubilità che vige nel concetto di matrimonio. <strong>Il</strong> Dott. Di Castro mi guardò e mi<br />
disse: Eeeeeeeeeeee, ma di questo passo lei non <strong>si</strong> sposerà mai, lei intanto inizi con “uno” e<br />
poi <strong>si</strong> vedrà!….”. E’ stato bellis<strong>si</strong>mo questo suo intervento, perché in fondo ha saputo, con<br />
una semplice battuta, che poteva risultare “leggera”, smontare gran parte dei timori che<br />
avevo sempre avuto…<br />
Ringrazio tutti voi per avermi fatto maturare e crescere nella vostra azienda, per<br />
essere stati una prima finestra proiettata nel mondo del lavoro, e nello stesso tempo di<br />
avermi fatto sempre sentire prima una “persona” e poi una dipendente.<br />
Con profondo affetto<br />
Giusy.