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Il Giardino si riproduce - Studio Staff RU

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<strong>Studio</strong> <strong>Staff</strong>: quaranta anni di consulenze in un’Italia che cambia<br />

Testimonianza di Filippo Martino<br />

Esperto Progettazione Organizzativa e Sviluppo Manageriale<br />

E’ un vero piacere fornire una testimonianza per celebrare il quarantennale dello <strong>Studio</strong><br />

<strong>Staff</strong>, un’entità profes<strong>si</strong>onale di cui ho sempre apprezzato la sobrietà, l’attenzione per le<br />

neces<strong>si</strong>tà della committenza ma anche il de<strong>si</strong>derio (se non l’an<strong>si</strong>a) di arricchimento delle<br />

conoscenze.<br />

Con il “duo” Del Lungo-Di Castro ho svolto stimolanti attività di ricercaintervento<br />

ma anche condiviso, in numero<strong>si</strong> ambiti di studio e dibattito: curio<strong>si</strong>tà,<br />

interrogativi, an<strong>si</strong>e, speranze, ambizioni per la realizzazione di un mondo del lavoro<br />

migliore di quello vissuto dai nostri padri.<br />

E, per l’occa<strong>si</strong>one, mi piace ricordare il lontano episodio (’67) che ci ha messo in<br />

contatto: una ricerca per analizzare l’impatto di innovativi proces<strong>si</strong> produttivi sul ruolo dei<br />

Capi Intermedi presso il nuovo stabilimento Ital<strong>si</strong>der di Taranto, i cui e<strong>si</strong>ti (ancora validi)<br />

sarebbero stati poi un riferimento per la progettazione di strutture e ruoli organizzativi, la<br />

formazione e lo sviluppo manageriale anche in altri ambiti produttivi.<br />

<strong>Il</strong> Contesto. <strong>Il</strong> Centro <strong>si</strong>derurgico di Taranto era caratterizzato non solo da<br />

dimen<strong>si</strong>oni gigantesche (è tuttora uno dei più grandi del mondo) ma dalla scelta di<br />

tecnologie di avanguardia nella gestione del processo produttivo, alcune delle quali mai<br />

testate su volumi di produzione così elevate.<br />

Tra le novità più dirompenti vi era una diffusa, inedita computerizzazione dei<br />

proces<strong>si</strong> di produzione che non rimpiazzavano l’osservazione diretta ma la integravano con<br />

dati su parametri quali/quantitativi in tempo reale che consentivano pos<strong>si</strong>bilità di interventi<br />

altrimenti impos<strong>si</strong>bili. Questi meccanismi au<strong>si</strong>liari, basati spesso su tecnologie sperimentali<br />

che ne facevano dei prototipi, portavano nel mondo del lavoro nuove profes<strong>si</strong>oni:<br />

manutentori di Hw, esperti di software, ecc. che, aggiungendo<strong>si</strong> alle competenze<br />

tradizionali, creavano relazioni complesse nei luoghi.<br />

La preferenza per tecnologie di processo avanzate assumevano a Taranto una<br />

dimen<strong>si</strong>one più grande ed appariscente poichè era un intero impianto nato dal “prato verde”<br />

ad essere caratterizzato da una spinta innovativa. Infatti, anche in realtà pree<strong>si</strong>stenti, gli<br />

investimenti nel gruppo Iri erano caratterizzati da tecnologie d’avanguardia (es. nuovo<br />

treno medio della Dalmine), connotando qua<strong>si</strong> tutta l’impiantistica delle partecipazioni<br />

statali. Nel puntare sulle potenzialità di nuove tecnologie per realizzare performance<br />

ambiziose, c’era la fiducia dei vertici a puntare sulle capacità profes<strong>si</strong>onali del management<br />

e sulla loro disponibilità a metter<strong>si</strong> in gioco!<br />

In ogni caso, l’apertura verso le novità non era frutto di sottovalutazione delle<br />

comples<strong>si</strong>tà e <strong>si</strong> accompagnava, a Taranto come altrove, ad anali<strong>si</strong> ad ampio raggio su<br />

aspetti sociopolitici, tecnologici, produttivi, organizzativi, profes<strong>si</strong>onali, comportamentali…<br />

In questo irripetibile contesto di “sfida consapevole” <strong>si</strong> colloca la ricerca sui Capi Intermedi<br />

alla quale, io dall’interno dell’Ital<strong>si</strong>der e Del Lungo da esterno, abbiamo fornito dei<br />

contributi profes<strong>si</strong>onali.<br />

La ricerca, commis<strong>si</strong>onata dal Dr.Fantoli, responsabile della Direzione<br />

Coordinamento Lavoro della Fin<strong>si</strong>der (azionista Ital<strong>si</strong>der) ebbe il contributo di esperti<br />

Fin<strong>si</strong>der/Ital<strong>si</strong>der, quello organico dell’Ifap con il dr. Uccelli e, nelle fa<strong>si</strong> finali, di Del<br />

Lungo, invitato dal direttore dr. Fabris.<br />

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