Il Giardino si riproduce - Studio Staff RU
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Capitolo 1 1967-1970<br />
affatto. Lei mi stava anche spiegando come le ragioni della politica bisogna intenderle<br />
anche qualora non <strong>si</strong>ano esplicitate o non possono esserlo. Lei mi stava quindi raccontando<br />
come nella Sua carriera fosse stato determinante l’incontro con Amintore Fanfani e,<br />
succes<strong>si</strong>vamente, il tener conto delle ragioni della politica. Questo ammaestramento allora<br />
lo percepii confusamente. Lo ho veramente compreso fino in fondo soltanto qualche anno<br />
fa, leggendo L’uomo di Fiducia, bello e lucidis<strong>si</strong>mo libro di Giorgio Dell’Arti che<br />
attraverso una lunga intervista a Ettore Bernabei ne narra la biografia politica e<br />
imprenditoriale. Bernabei stesso racconta come avesse assunto nel 1963 “…il dottor<br />
Germano Bodo, un esperto che aveva gestito il personale prima alla Edison e poi all’Eni.<br />
Bodo, che era stato con me al “Popolo” come direttore amministrativo, aveva costituito in<br />
Rai il COA, Centro Organizzazione Aziendale, e con un gruppo di specialisti aveva<br />
predisposto una serie di modelli di gestione del personale per funzioni”… in attesa di<br />
potergli affidare la Direzione del Personale, per escluderne il gruppo di aziendalisti di<br />
origine EIAR e prepararla all’avvento del governo di Centro Sinistra. Operazione che riuscì<br />
a Bernabei soltanto quattro anni dopo.<br />
GB - Non ricordo l’evento che lei racconta, ma è plau<strong>si</strong>bile.<br />
SDL - In effetti era la prima volta che mi trovavo in un’azienda così organica al potere<br />
politico come la RAI e, oggi mi è chiaro, non avevo capito nulla. Ricordo che due fenomeni<br />
mi avevano colpito sopra ogni altro nel funzionamento della Direzione del Personale. Da<br />
una parte il volume enorme del contenzioso tra azienda e dipendenti o ad es<strong>si</strong> as<strong>si</strong>milabili<br />
(giornalisti) e il Servizio dedicato a curarlo. D’altra parte mi aveva sorpreso, il Servizio<br />
Selezione del Personale, che disponeva tra l’altro di un enorme archivio, a quel tempo<br />
cartaceo, di domande d’assunzione e di relative raccomandazioni, riposte in cartelle<br />
sospese, a loro volta <strong>si</strong>stemate in una sorta di lungo anello girevole, un archivio,cioè, che<br />
attraversava almeno due piani dell’edificio. Le raccomandazioni erano clas<strong>si</strong>ficate in<br />
rapporto a vari parametri, quali l’importanza del raccomandante, i solleciti ricevuti, il<br />
tempo di vita della raccomandazione, la convenzionale data di decadenza alla<br />
raccomandazione, ecc.<br />
La mia diagno<strong>si</strong> del funzionamento della Direzione aveva come criterio la efficacia e la<br />
efficienza delle funzioni, comparate a quelle di un’azienda attenta ai suoi risultati<br />
produttivi, commerciali e ai suoi costi. Non teneva affatto conto dei vincoli partitici e<br />
politici propri della Rai. Tra le altre conseguenze di questo approccio vi era che le funzioni<br />
ancora governate dagli aziendalisti ex EIAR ne uscivano assai meglio delle funzioni più o<br />
meno riformate e politicizzate. Forse esattamente l’opposto di ciò ci <strong>si</strong> aspettava da me.<br />
Non avevo capito nulla o non avevo voluto capire nulla in omaggio al principio che ciò che<br />
<strong>si</strong> predica debba corrispondere a ciò che <strong>si</strong> pratica. Ma non era così. Infatti Lei stesso,<br />
dottor Bodo, non potè reagire alla in<strong>si</strong>pienza del mio rapporto se non attraverso l’apologo<br />
che ho riferito, centrato sulla Sua storia profes<strong>si</strong>onale. A buon intenditor poche parole!<br />
GB - E dopo che cosa accadde?<br />
SDL - In effetti tutto ciò non ebbe conseguenze negative su di me né sullo <strong>Studio</strong> <strong>Staff</strong>. Ero<br />
un consulente con un contratto personale compensato a giornata di lavoro. Raccoglievo e<br />
svolgevo consulenze da chi, all’interno della Direzione del Personale, le chiedeva,<br />
personalmente a me oppure allo <strong>Studio</strong> <strong>Staff</strong> e queste ebbero a mano a mano un carattere<br />
più tecnico e meno politico rispetto al primo incarico. Ricordo in particolare molte anali<strong>si</strong><br />
delle man<strong>si</strong>oni della Produzione, attività di formazione varia, di valutazione profes<strong>si</strong>onale<br />
di persone e un lavoro sul <strong>si</strong>stema del controllo di gestione in RAI. Nelle attività di<br />
formazione ricordo una serie di seminari dedicati ai membri alle commis<strong>si</strong>oni di selezione<br />
del personale, che abitualmente in gruppo vagliavano e intervistavano uno per uno i