Il Giardino si riproduce - Studio Staff RU
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<strong>Studio</strong> <strong>Staff</strong>: quaranta anni di consulenze in un’Italia che cambia<br />
oggetto di una presentazione al CNEL, che ci aveva dato supporto morale e pratico. Quel<br />
tipo di ricerca e di interazione ad alto livello fra colleghi di diverse società è rimasto per me<br />
un paradigma di riferimento fondamentale anche negli anni succes<strong>si</strong>vi del mio esercizio<br />
della profes<strong>si</strong>one. Credo che risultati interessanti <strong>si</strong> potrebbero trarre ancora oggi, studiando<br />
e aggiornando i dati di quella ricerca, per esempio a confutazione di chi era (è) contrario<br />
all’ingresso nell’area dell’euro!<br />
In quel tempo, in Associazione <strong>si</strong> cominciò anche a valutare se entrare o meno in<br />
Confindustria, e a quella diatriba, che durò parecchi me<strong>si</strong>, <strong>si</strong> lega un ricordo personale<br />
doloroso. Ero stato nominato Pre<strong>si</strong>dente nel 1985, e mi ritrovavo con gli Associati arroccati<br />
su po<strong>si</strong>zioni discordi, molti decisamente favorevoli all’ingresso in Confindustria, altri<br />
altrettanto agguerriti nel sostenere la loro po<strong>si</strong>zione contraria, alcuni addirittura con<br />
minaccia di uscire dall’Associazione stessa (anche se oggi sono attivi proprio in<br />
quell’ambito, ma il bello dei fatti umani è che le persone per fortuna qualche volta<br />
cambiano anche opinione, in relazione al mutare delle circostanze). Convocai, dunque,<br />
un’Assemblea straordinaria, ad inizio del gennaio 1986, per sviscerare a fondo i pro e i<br />
contro e per arrivare pos<strong>si</strong>bilmente a un punto fermo comune, mi ritrovai a non poter<br />
prendere parte al funerale di mio suocero, a Roma, per presenziare attivamente alla<br />
riappacificazione degli animi degli Associati, che allora arrivarono alla deci<strong>si</strong>one di non<br />
entrare in Confindustria. Spesso mi chiedo se oggi, di fronte ad una <strong>si</strong>mile circostanza, mi<br />
comporterei nello stesso modo…<br />
Poi vennero le stagioni della FTA, la Federazione del Terziario Avanzato, con<br />
Bruno Ermolli grande promotore, e con l’attuale Sindaco di Milano, Letizia Moratti, attiva<br />
partecipante in rappresentanza, se non ricordo male, dell’Associazione dei Broker<br />
As<strong>si</strong>curativi. In quegli anni nasceva anche l’AICOD, l’altra associazione di società di<br />
consulenza, per iniziativa di Alberto Galgano, che comunque rimase associato anche di<br />
ASSCO.<br />
I ricordi <strong>si</strong> accavallano, e potrei continuare per pagine e pagine, ma voglio<br />
condividere con voi un ultimo episodio, perché è tenero, e riguarda proprio l’amico Silvano<br />
Del Lungo. Incontrandoci alle varie Assemblee, avevamo <strong>si</strong>mpatizzato, <strong>si</strong>a pur<br />
fugacemente, trovandoci d’accordo su moltis<strong>si</strong>mi punti, specie in ambiti certamente un po’<br />
noio<strong>si</strong>, ma per noi importanti, come il rispetto dell’etica nella vita profes<strong>si</strong>onale di tutti i<br />
giorni (e mi piace ricordare come appartenenti a questo miniclub anche Mario Miraglia e<br />
Leone Cavazzoni).<br />
Ma torniamo a Silvano Del Lungo: a metà anni Ottanta avevo organizzato per gli<br />
associati ASSCO due seminari con David Maister, uno a Milano e uno a Roma. A Roma,<br />
naturalmente Silvano era in prima fila, e godette molto delle concettualizzazioni che<br />
Maister elaborava. Furono due giorni ricchi e stimolanti, in cui potei frequentare più in<br />
profondità Silvano, parlando anche di tematiche di bu<strong>si</strong>ness e di vita varia. Da allora la<br />
nostra amicizia <strong>si</strong> è fortemente rinsaldata, e quando riusciamo a stare in<strong>si</strong>eme anche per<br />
poco, abbiamo sempre cose interessanti da dirci. La svolta avvenne durante quel seminario<br />
di David Maister a Roma, al termine del quale, passeggiando con Silvano, mi accor<strong>si</strong> e gli<br />
feci notare che indossava un mocas<strong>si</strong>no marrone e uno nero: alzò un sopracciglio e<br />
continuò nel suo discorso….<br />
Franco Guazzoni<br />
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