Il Giardino si riproduce - Studio Staff RU
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Capitolo 1 1967-1970<br />
Dopo anni di lavoro a contatto con quello che allora <strong>si</strong> chiamava il triangolo<br />
industriale ritornare a Roma fu, per noi soci fondatori, avvicinar<strong>si</strong> profes<strong>si</strong>onalmente ad un<br />
mondo capitolino burocratico e sonnolento, managerialmente ancora ingenuo ma curioso di<br />
conoscere le ricette miracolose di gestione del personale già in auge nelle aziende del nord:<br />
ci nutriva in qualche modo uno spirito pionieristico di cui <strong>si</strong> trova traccia nel nostro primo<br />
depliant, in cui rivolgendoci alle piccole-medie imprese che nascevano intorno alla capitale<br />
ricordavamo qua<strong>si</strong> con vanto e come referenze i tanti lavori e succes<strong>si</strong> acqui<strong>si</strong>ti lavorando<br />
al nord.<br />
Le cose presero presto una strada diversa, <strong>si</strong> affacciavano i conflitti sociali del ’68,<br />
anno immediatamente succes<strong>si</strong>vo alla fondazione dello <strong>Studio</strong>, entrammo presto a contatto<br />
con molte grandi aziende pubbliche, è comunque interessante ricordare che immer<strong>si</strong> nel<br />
caldo clima sociale di quegli anni ne mutuammo anche un termine <strong>si</strong>ndacale, CUB<br />
(comitati unitari di base) con cui denominavamo le riunioni e dibattiti con colleghi ed<br />
amici, p<strong>si</strong>cologi o sociologi del lavoro, con cui <strong>si</strong> vennero delineando le idee guida che<br />
avrebbero costituito il paradigma ideologico dello <strong>Studio</strong>.<br />
Con questo clima e questo approccio, quello dei primis<strong>si</strong>mi anni di <strong>Studio</strong> <strong>Staff</strong>,<br />
penso che Silvano ed io pagavamo un qualche debito al Centro di P<strong>si</strong>cologia dell’Olivetti a<br />
Ivrea, dove in momenti diver<strong>si</strong> ci eravamo tutti e due formati, a diretto e quotidiano<br />
contatto con tante <strong>si</strong>tuazioni di conflitto industriale: compiti, ritmi, orari, incentivi, cottimi,<br />
ambiente di lavoro, lavori usuranti, gerarchie organizzative, validazione consensuale, più<br />
semplicemente aspettative individuali vs. aspettative aziendali, il tutto nel contesto di<br />
un’impresa in cui l’intelligenza era messa al servizio di soluzioni di gestione del personale<br />
innovative, condivise, avanzate.<br />
Quel paradigma connotò tutti i lavori dei primi anni di questa storia quarantennale,<br />
mi limito tra molti a ricordarne qualcuno. <strong>Il</strong> conflitto laureati vs. diplomati tecnici al CSM,<br />
l’indagine sulle cause di un patologico assenteismo delle operaie di una fabbrica di<br />
confezioni tes<strong>si</strong>li, l’introduzione di prove di gruppo e non solo individuali per selezionare<br />
laureati ad alto potenziale nella prima grande swhouse italiana, l’avvio di un processo di<br />
unificazione culturale e gestionale del personale in nuova realtà impiantistica nata dalla<br />
confluenza di più società, l’impiego di strumenti oggettivi e trasparenti di selezione nella<br />
scelta delle maestranze per l’insediamento di un grande complesso chimico, tanto che<br />
questa cifra profes<strong>si</strong>onale finì per essere cucita anche sulla nostra carta intestata in cui sotto<br />
il logo <strong>Studio</strong> <strong>Staff</strong> ritenemmo doveroso aggiungere ricerca intervento sui conflitti nelle<br />
organizzazioni.<br />
Poi nei decenni l’Italia cambiava, <strong>si</strong> andavano spegnendo i conflitti più acce<strong>si</strong>, il<br />
clima nelle aziende stava cambiando e con essa il mondo della consulenza, gradualmente<br />
destinata a reinventar<strong>si</strong> un proprio ruolo e posto nel più ampio mercato dei servizi<br />
profes<strong>si</strong>onali alle aziende: iniziano allora gli anni in cui gli obiettivi di standardizzazione<br />
metodologica, di maggior impegno commerciale, di allargamento della nostra base<br />
profes<strong>si</strong>onale cominciarono a prevalere come impegno e risorse rispetto a quanto aveva<br />
caratterizzato i primi 15 anni di <strong>Studio</strong> <strong>Staff</strong>.<br />
Diventava sempre più importante oltre il versante esterno mirato a capire e<br />
soddisfare le domande della committenza, quello interno che assorbiva energie di ogni<br />
genere per gestire le nostre risorse umane, sempre più numerose, diverse, e<strong>si</strong>genti.<br />
Per concludere questa cronaca sommaria e incompleta ma ripensata <strong>si</strong>ne ira et<br />
studio voglio dire che lo spessore e la stima profes<strong>si</strong>onale di <strong>Studio</strong> <strong>Staff</strong> <strong>si</strong> è consolidato e<br />
confermato lungo tutti questi quaranta anni per la sua capacità di dare risposte consulenziali