Il Giardino si riproduce - Studio Staff RU
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<strong>Studio</strong> <strong>Staff</strong>: quaranta anni di consulenze in un’Italia che cambia<br />
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Testimonianza di Giuliano Costantini<br />
Esperto di Risorse Umane TIM<br />
E’ bastata una telefonata del dr. Del Lungo che mi preannunciava l’uscita di un<br />
volume commemorativo del quarantennale della attività di <strong>Studio</strong> <strong>Staff</strong> per scatenare nel<br />
mio animo una marea di ricordi…<br />
Ho conosciuto <strong>Studio</strong> <strong>Staff</strong> a seguito di un’indagine sull’orientamento<br />
motivazionale dei laureati commis<strong>si</strong>onata dalla mia Direzione Generale nel 1990 quando<br />
ancora operavo nella funzione formazione e sviluppo presso la struttura regionale SIP del<br />
Friuli Venezia Giulia. Ricordo ora quegli anni con l’affetto un po’ velato di malinconia<br />
tipico di quelli che scoprono, ad un certo momento della loro vita profes<strong>si</strong>onale, che le<br />
esperienze oramai lasciate alle spalle sono molto probabilmente più numerose di quelle che<br />
è ragionevole attender<strong>si</strong> nel futuro. Erano quelli anni di grande sperimentazione e ricerca<br />
empirica nel campo delle risorse umane, che facevano assomigliare il settore in cui<br />
lavoravo ad una sorta di laboratorio permanente sui grandi temi delle risorse umane. <strong>Il</strong><br />
momento richiedeva la messa in campo di politiche, strumentazioni e, direi, anche<br />
sen<strong>si</strong>bilità, atte a favorire il passaggio da un’attività di gestione delle risorse umane, ancora<br />
con connotazioni prevalentemente di tipo amministrativo, ad un più complesso ed integrato<br />
<strong>si</strong>stema di sviluppo e valorizzazione delle motivazioni individuali.<br />
Ciò era ritenuto particolarmente vero per le risorse umane ad elevata scolarità che<br />
cominciavano a presentar<strong>si</strong> sul mercato del lavoro con motivazioni complesse, differenziate<br />
e tutto sommato molto diverse rispetto al passato.<br />
Sintomatico quanto scriveva in quegli anni Elio Minerva, responsabile in <strong>Studio</strong><br />
<strong>Staff</strong> del progetto sull’Orientamento Motivazionale al Lavoro:<br />
“Nell’ultimo quinquennio degli anni 80… i piani di assunzioni di neolaureati <strong>si</strong><br />
diffondono in moltis<strong>si</strong>me aziende, sono quantitativamente impegnativi, spesso pluriennali, a<br />
volte con marcati caratteri di novità rispetto al passato. Ma le aziende <strong>si</strong> accorgono subito<br />
che qualcosa non va: non <strong>si</strong> trovano laureati, specie ingegneri, nella quantità giusta<br />
(a<strong>si</strong>mmetria quantitativa), nelle regioni dove v’è domanda (a<strong>si</strong>mmetria geografica), nelle<br />
specializzazioni de<strong>si</strong>derate (a<strong>si</strong>mmetria per cor<strong>si</strong> di laurea…).<br />
Ma soprattutto i neolaureati portano valori e comportamenti nuovi; quando<br />
possono scelgono loro l’azienda, la lasciano spesso dopo pochi anni, intervistano loro nei<br />
colloqui selezionatori e gestori, <strong>si</strong> comportano sul luogo di lavoro in modo diverso dai loro<br />
capi, etc. Le Direzioni del Personale sono strette tra l’e<strong>si</strong>genza di soddisfare le e<strong>si</strong>genze<br />
della line (rispetto ai piani di assunzione dei laureati) e la neces<strong>si</strong>tà di capire (per<br />
governare il processo) chi sono i laureati, cosa vogliono, perché sono diver<strong>si</strong> dal passato,<br />
quali problemi gestionali porranno nel futuro.”<br />
<strong>Studio</strong> <strong>Staff</strong> pertanto identificò e sviluppò originariamente un nuovo approccio<br />
metodologico al tema della motivazione al lavoro, lavorando all’interno di un progetto in<br />
Sip (M. Orlando e M. Casale come committenti nell’allora struttura HR) sulla gestione dei<br />
laureati. Tale approccio metodologico trovò poi molteplici occa<strong>si</strong>oni di applicazione in<br />
diver<strong>si</strong> ambiti profes<strong>si</strong>onali e diverse aziende di riferimento.<br />
La volontà dichiarata era quella di “leggere” ed interpretare l’orientamento<br />
motivazionale al lavoro delle risorse di maggior pregio, inteso come l’in<strong>si</strong>eme delle attese,<br />
de<strong>si</strong>derata profes<strong>si</strong>onali, preferenze e valori di riferimento individuali. La ricerca prese<br />
corpo originariamente da 60 interviste in profondità ad altrettanti laureati presenti in