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atti del Convegno internazionale, Firenze, 16-17 ... - ICCU - Sbn

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14<br />

Bernard Smith<br />

organizzazioni culturali internazionali, che hanno illustrato il proprio<br />

punto di vista sulla questione. La seconda sessione ha messo<br />

in luce nuovi elementi circa la fragile natura <strong>del</strong>l’informazione digitale,<br />

si è discusso di come alcune istituzioni tra le più autorevoli<br />

stanno affrontando la sfida. Oggetto <strong>del</strong>la terza sessione è stata “la<br />

bottega degli attrezzi”, ovvero le tecnologie, gli standard e le metodologie<br />

oggi disponibili. Nella quarta e ultima sessione si è discusso<br />

dei progetti sviluppati sulla conservazione digitale e dei<br />

modi per costruire possibili percorsi comuni. Le relazioni non sono<br />

state concepite come semplici sintesi o panoramiche generali<br />

sullo “stato <strong>del</strong>l’arte” dei temi in questione e l’approccio è stato<br />

piuttosto quello <strong>del</strong> “work in progress”, affidato persino alla capacità<br />

dei relatori di provocare e introdurre elementi di polemica nel dib<strong>atti</strong>to.<br />

Nella prima sessione, intitolata Beni culturali e conservazione <strong>del</strong>le<br />

memorie digitali, le organizzazioni internazionali presenti hanno tracciato<br />

un bilancio <strong>del</strong> loro lavoro. Abbiamo avuto il privilegio di<br />

ascoltare le relazioni <strong>del</strong> Consiglio <strong>internazionale</strong> degli archivi, <strong>del</strong>la<br />

Federazione <strong>internazionale</strong> degli archivi <strong>del</strong>la televisione, <strong>del</strong> Consiglio<br />

<strong>internazionale</strong> dei musei, <strong>del</strong>l’Unesco.<br />

ELISA CAROLINA DE SANTOS CANALEJO, vice presidente degli<br />

Archivi di Stato di Spagna e presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>internazionale</strong><br />

degli archivi (Cia)‚ ha dato il via al dib<strong>atti</strong>to ribadendo i principi<br />

fondamentali che guidano la comunità archivistica: libero accesso‚<br />

contenuto rilevante‚ libertà di espressione e tutela <strong>del</strong>la privacy. Ha<br />

anche affermato che “non basta essere informati, bisogna conoscere”<br />

- un concetto, questo, che va assumendo sempre più importanza<br />

in seno alla comunità. Gli archivi devono saper affrontare entrambe<br />

le sfide poste dall’informazione digitale: il documento elettronico<br />

creato in digitale e il documento elettronico come supporto<br />

alternativo all’originale. De Santos ha sottolineato che gli originali<br />

su supporto cartaceo e la firma manoscritta cedono ormai il<br />

passo all’amministrazione elettronica, aprendo nuovi problemi di<br />

integrità, autenticità e validità dei documenti. Ha infine rilevato che<br />

il tema <strong>del</strong> documento e <strong>del</strong>l’amministrazione elettronici è ormai<br />

al centro <strong>del</strong>la gran parte dei forum organizzati dalla comunità archivistica<br />

e il Cia sta lavorando alla stesura di una Guida per la gestione<br />

dei documenti elettronici secondo una prospettiva archivistica.<br />

PETER DUSEK, vice presidente <strong>del</strong>la Federazione <strong>internazionale</strong><br />

degli archivi <strong>del</strong>la televisione (Fiat) ha affrontato il problema da<br />

una diversa prospettiva. La tendenza generale <strong>del</strong>le società sembra

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