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atti del Convegno internazionale, Firenze, 16-17 ... - ICCU - Sbn

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66<br />

Ab<strong>del</strong>aziz Abid<br />

dei popoli <strong>del</strong> mondo. La crescita <strong>del</strong> patrimonio digitale e il suo carattere<br />

vulnerabile non potevano certo passare inosservati agli occhi<br />

<strong>del</strong>la nostra organizzazione.<br />

LA SFERA DEL PATRIMONIO DIGITALE<br />

Nella sua accezione tradizionale, il patrimonio può essere definito<br />

come l’insieme dei dati (monumenti, collezioni museali, archivi,<br />

biblioteche) o <strong>del</strong>le pratiche che una società eredita dal proprio passato<br />

e che vuole conservare e trasmettere alle generazioni future, allo<br />

scopo di costruire un fondamento comune di valori e di riferimenti<br />

su cui sviluppare un senso di appartenenza e di condivisione di valori<br />

sociali comuni.<br />

In un’accezione più ampia, i grandi principi che guidano la selezione<br />

di tali beni, che <strong>del</strong>imitano il campo e orientano le azioni <strong>del</strong>le<br />

organizzazioni culturali e di tutela, si basano sulla caratteristica fondamentale<br />

<strong>del</strong> valore e significato duraturi.<br />

Una porzione significativa <strong>del</strong> patrimonio digitale è rappresentata<br />

dal prodotto <strong>del</strong>la riproduzione digitale di opere pre-esistenti, costituite<br />

da testi, immagini, suoni, o anche di opere di natura audiovisiva,<br />

grafica, fotografica o cinematografica, registrate su un determinato<br />

supporto materiale stabile. Questo “doppione” digitale non aspira<br />

a essere identico all’opera di partenza, si accontenta di costituirne<br />

una rappresentazione: una fotografia, una stampa, una traccia lasciata<br />

in un preciso istante temporale e, in ogni caso, il risultato di una<br />

scelta di digitalizzazione.<br />

La seconda componente <strong>del</strong> patrimonio digitale è costituita da<br />

dati che esistono solo in forma digitale, siano essi siti Internet, pubblicazioni<br />

elettroniche, produzioni multimediali, database culturali o<br />

scientifici che contengono e organizzano documenti di testo o di<br />

grafica, suoni, immagini fisse o produzioni audiovisive o multimediali.<br />

Questo materiale “creato in digitale” è il risultato di un processo<br />

produttivo di partenza “tutto digitale”, in cui il messaggio viene codificato<br />

elettronicamente al momento <strong>del</strong>la creazione - ad esempio,<br />

una collezione di fotografie digitali <strong>del</strong> pianeta Terra. Poiché i computer<br />

sono sempre più diffusi e l’informatica offre sempre maggiori<br />

possibilità, questo tipo di produzione è in costante aumento.<br />

I metodi tradizionali di conservazione, come il “deposito legale”,<br />

cui fanno ricorso le biblioteche nazionali per assicurare la conservazione<br />

di alcune copie di tutti i materiali stampati, non possono esse-

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