atti del Convegno internazionale, Firenze, 16-17 ... - ICCU - Sbn
atti del Convegno internazionale, Firenze, 16-17 ... - ICCU - Sbn
atti del Convegno internazionale, Firenze, 16-17 ... - ICCU - Sbn
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
144<br />
Luciano Scala<br />
descritto sono in grado di rappresentare emblematicamente la<br />
complessità <strong>del</strong>la dimensione conservativa e, allo stesso tempo, la<br />
sua drammatica semplicità<br />
Innanzitutto, essi testimoniano che l’obiettivo di trasmettere alle<br />
generazioni future le memorie digitali <strong>del</strong> presente e - ormai in<br />
più di un caso - <strong>del</strong> passato, deve confrontarsi con una diversificazione<br />
preoccupante di questioni e <strong>atti</strong>vità, tecniche e organizzative,<br />
difficili da ricondurre ad unità e impossibili da gestire con soluzioni<br />
di natura esclusivamente tecnologica.<br />
In particolare, nel primo caso, il riuso dei dati <strong>del</strong> Combat Air<br />
Activies File è stato reso possibile - sia pure a distanza di tempo e<br />
con danni terribilmente irreparabili - grazie a procedure e luoghi di<br />
conservazione legati all’esistenza di un deposito archivistico fidato<br />
e sicuro (gli Archivi nazionali di Washington) e alla corretta, ovvero<br />
integra, conservazione <strong>del</strong> flusso di bit da parte di personale che<br />
già allora era consapevole dei rischi di una migrazione non attenta<br />
ai problemi di provenienza e di struttura originaria dei dati.<br />
Dal secondo esempio - il recupero <strong>del</strong> progetto Neapolis - emergono,<br />
in assenza di una continuità di gestione <strong>atti</strong>va o di una<br />
conservazione accurata, problemi seri di f<strong>atti</strong>bilità dei progetti di<br />
conservazione; questi problemi, anche nei casi di successo, finiscono<br />
per determinare limiti notevoli alle possibilità <strong>del</strong> recupero (reso<br />
possibile in questo caso solo grazie all’esistenza di vecchie attrezzature<br />
sopravvissute all’obsolescenza, e alla memoria dei professionisti<br />
che avevano contribuito, 10 anni prima, alla progettazione <strong>del</strong><br />
sistema).<br />
La conservazione dei siti web <strong>del</strong>la città di Anversa mette in luce<br />
un ulteriore elemento di complessità, relativo ai possibili rischi<br />
legati alla mancanza di procedure adeguate di migrazione e, soprattutto,<br />
quando la documentazione di progetto non viene gestita adeguatamente.<br />
Anche in questo caso, la memoria digitale, per essere<br />
salvata, ha avuto bisogno <strong>del</strong>la pur labile memoria orale degli<br />
uomini che l’avevano creata, dimostrando che nel mondo documentario<br />
in cui ci apprestiamo a vivere, convinti di disporre <strong>del</strong> più<br />
grande patrimonio informativo che l’umanità abbia mai posseduto,<br />
rischiamo di doverci accontentare - senza esserne in questo caso<br />
neppure consapevoli - di un grado così modesto di certezza e affidabilità<br />
documentaria, paragonabile per la sua precarietà ai secoli<br />
incerti <strong>del</strong> medioevo <strong>del</strong> diritto.<br />
Del resto, basti pensare alla cronaca di questi giorni: l’annuncio<br />
<strong>del</strong> recupero di un palinsesto che contiene l’opera di Archimede.