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atti del Convegno internazionale, Firenze, 16-17 ... - ICCU - Sbn

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<strong>16</strong>8<br />

Kenneth Thibodeau<br />

L’archivistica ha saputo produrre una chiara articolazione dei<br />

requisiti per la conservazione dei documenti elettronici, un’articolazione<br />

capace <strong>del</strong> consenso di tutta la categoria - per non parlare<br />

degli altri soggetti coinvolti - e potrà guidare senza ambiguità e in<br />

tutti i suoi aspetti la progettazione e lo sviluppo di sistemi che soddisfino<br />

tali requisiti? Che indicazioni dovrebbero fornire gli archivisti<br />

agli sviluppatori di sistema, in merito ai requisiti inerenti la<br />

conservazione degli aggregati archivistici, quali le serie e i fondi<br />

d’archivio? Nella letteratura archivistica, su questi interrogativi non<br />

c’è né unanimità, né uniformità di vedute.<br />

I requisiti Era, ad esempio, prevedono la possibilità di materializzare<br />

diversi sistemi di archiviazione dei fascicoli. Questo è necessario<br />

perché la Nara deve poter acquisire documenti elettronici<br />

organizzati in sistemi di archiviazione tradizionali. Ma un sistema<br />

di archiviazione è da considerarsi un requisito di gestione? Quando<br />

i documenti sono su supporto cartaceo, i modi di organizzarli sono<br />

limitati: il modo più efficace per metterli in relazione è collocarli<br />

vicini tra loro, e rafforzare la vicinanza confinandoli fisicamente in<br />

faldoni, sistemati dentro cassetti e su scaffali. L’esigenza fisica sta<br />

alla radice dei sistemi di archiviazione, anche quando questi vengono<br />

elaborati e presentati come il risultato di una disposizione<br />

concettuale. Ma questi sistemi di archiviazione dei fascicoli sono<br />

davvero necessari alla gestione dei documenti elettronici?<br />

Nel contesto <strong>del</strong>l’e-commerce e <strong>del</strong>l’e-government, ci sono miriadi di<br />

modi per disporre l’informazione sui siti web. I documenti correlati<br />

non devono necessariamente trovarsi vicini tra loro. Tramite iperlink<br />

si possono mettere in relazione non solo i documenti, ma anche<br />

alcuni loro specifici elementi di contenuto. In superficie, pertanto,<br />

la disposizione dei documenti su un sito web può essere decisamente<br />

ad hoc. Sotto la superficie, può celarsi invece una struttura<br />

regolare e rigorosa. Per sostenere lo svolgimento regolare <strong>del</strong>le<br />

transazioni informatiche, la presentazione sullo schermo di documenti<br />

quali ordinativi, fatture, rapporti, deve essere connessa tramite<br />

link a sistemi di transazione sottostanti. È così che viene organizzata<br />

l’informazione per condurre gli affari. L’ipotesi di disporla<br />

secondo un sistema di archiviazione tradizionale, allo scopo di<br />

custodire i documenti, introdurrebbe un velo di opacità tra l’utente<br />

e il legame originario dei documenti con i processi nei quali vennero<br />

creati e utilizzati. L’ideale sarebbe organizzare i documenti in<br />

modo tale da sostenere al meglio l’<strong>atti</strong>vità corrente di chi crea la<br />

documentazione, anziché voler imporre ai documenti un ordine

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