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atti del Convegno internazionale, Firenze, 16-17 ... - ICCU - Sbn

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86<br />

LA FINE DELLA COMPLETEZZA<br />

Ab<strong>del</strong>aziz Abid<br />

I metodi precedenti di gestione <strong>del</strong>le memorie si basavano su<br />

inventari esaustivi, sull’arte difficile e raffinata <strong>del</strong>la catalogazione.<br />

La spinta alla completezza che ha caratterizzato l’archivistica è in<br />

parte spiegabile con la doppiezza <strong>del</strong>le origini di questa disciplina,<br />

nata da esigenze di conservazione <strong>del</strong> patrimonio culturale e da esigenze<br />

di sorveglianza. Ma è stato anche il mondo <strong>del</strong>la ricerca nel<br />

suo complesso a tendere verso la completezza. Ogni serio ricercatore<br />

aveva verso sé stesso l’obbligo morale di studiare il proprio<br />

argomento in modo puntiglioso.<br />

L’esplosione di informazioni facilmente accessibili riduce il sogno<br />

di completezza a un nulla di fatto.<br />

Il problema principale diventa, forse ovviamente, come interpretare<br />

questa massa di informazioni. Dovremo sviluppare nuovi strumenti<br />

e concetti per poter lavorare con quantità così massicce e, seguendo<br />

l’approccio richiesto dal caso, per riuscire ad afferrarne il<br />

senso impiegando una logica di massima, piuttosto che una logica<br />

controllata e tutta giocata sul livello atomico <strong>del</strong> singolo documento.<br />

Non è una novità, senza dubbio: l’inflazione nella quantità di documenti<br />

scritti aveva già precluso un approccio alla singola unità, ma si<br />

trattava di un aspetto non era ancora pienamente apprezzato. Gli<br />

strumenti attualmente a disposizione per l’indicizzazione <strong>del</strong> web<br />

aprono la strada a una rivoluzione quantistica nella gestione <strong>del</strong>le<br />

fonti.<br />

Le nostre società hanno visto la fine <strong>del</strong> paradigma <strong>del</strong>l’archiviazione<br />

scritta, un paradigma che si è sviluppato attraverso i secoli.<br />

Nel corso <strong>del</strong> ventesimo secolo i nuovi supporti avevano sposato<br />

questa tradizione con saggezza e modestia. Questo paradigma è già<br />

cambiato e i dispositivi in campo non sono in grado di fronteggiare<br />

l’avanzamento brutale <strong>del</strong>le tecnologie <strong>del</strong>l’informazione e <strong>del</strong>l’inflazione<br />

quantitativa che ne consegue. È qualcosa che va ben oltre le<br />

istituzioni specializzate nella gestione <strong>del</strong>la memoria: bisogna costruire,<br />

e in fretta, un intero, nuovo regime <strong>del</strong>l’informazione, che<br />

trasformi completamente i vecchi sistemi <strong>del</strong>la memoria e archiviazione.<br />

Se il cambiamento non avverrà, le nostre società subiranno<br />

danni irrimediabili alla memoria sociale collettiva

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