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atti del Convegno internazionale, Firenze, 16-17 ... - ICCU - Sbn

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GOVERNARE LA CONSERVAZIONE DIGITALE<br />

Gianbruno Ravenni<br />

Direzione generale <strong>del</strong>le politiche formative<br />

e dei beni culturali <strong>del</strong>la Regione Toscana<br />

Ci stiamo avvicinando ad un futuro nel quale la memoria collettiva<br />

sarà in gran parte digitale e la prima cosa che è necessario sottolineare<br />

con forza è l’urgente necessità di mettere a punto politiche<br />

pubbliche per la conservazione <strong>del</strong>la memoria digitale. “Ciò<br />

che sopravvive - ha scritto Jacques Le Goff - non è il complesso<br />

di quello che è esistito nel passato, ma una scelta attuata sia dalle<br />

forze che operano nell’evolversi temporale <strong>del</strong> mondo e <strong>del</strong>l’umanità,<br />

sia da coloro che sono <strong>del</strong>egati allo studio <strong>del</strong> passato e dei<br />

tempi passati, gli storici” 1 .<br />

In assenza di forti politiche pubbliche, la conservazione <strong>del</strong>la<br />

memoria sarebbe affidata al caso, al mercato, alla struttura dei rapporti<br />

sociali. In una recente conferenza sugli archivi nella quale<br />

presentavo le politiche <strong>del</strong>le regioni italiane per la conservazione<br />

degli archivi orali e audiovisivi, un funzionario di una televisione<br />

portoghese, utilizzando un film a quello scopo realizzato, presentava<br />

le tecniche e le procedure di conservazione digitale dei servizi<br />

giornalistici di quella televisione. A tutti è risultato evidente lo squilibrio<br />

clamoroso fra gli strumenti a disposizione per la conservazione<br />

di quei servizi giornalistici e quelli impiegati nella conservazione<br />

di tracce rilevantissime <strong>del</strong>la memoria e <strong>del</strong>la storia popolare<br />

italiana.<br />

Jan Assman, ha ben chiarito che “i contenuti <strong>del</strong>la memoria culturale,<br />

il modo in cui essa li organizza e la durata di tempo in cui<br />

riesce a conservare qualcosa sono in larghissima misura una questione<br />

non di controllo o di capacità interiori bensì di condizioni<br />

quadro esterne, ossia sociali e culturali” 2 .<br />

Stiamo dunque affrontando un problema centrale, che riguarda<br />

il futuro <strong>del</strong>le democrazie europee nella società <strong>del</strong>l’informazione e<br />

<strong>del</strong>la conoscenza. La conservazione <strong>del</strong>le memorie digitali ha quindi<br />

necessità, in primo luogo, di una forte azione di governo. Go-<br />

1 JACQUES LE GOFF, Storia e memoria, Torino, Einaudi, 1982, p. 443.<br />

2 JAN ASSMANN, La memoria culturale, Torino, Einaudi, 1977, p. XV.

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