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atti del Convegno internazionale, Firenze, 16-17 ... - ICCU - Sbn

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Una prospettiva Unesco 67<br />

re applicati in quanto tali ai materiali digitali, per un’insieme di ragioni<br />

- come è noto, le “pubblicazioni” web fanno spesso ricorso a<br />

dati collocati su diversi server in giro per il mondo. C’è poi il problema<br />

<strong>del</strong> volume di dati. Secondo alcune stime, le pagine Internet<br />

ammontano a un miliardo e hanno durata molto breve, dai 44 giorni<br />

ai due anni.<br />

Ritenuta lo strumento di pubblicazione più democratico <strong>del</strong>la<br />

storia, c’è chi sostiene che Internet, una rete in continua espansione,<br />

andrebbe conservata nel suo complesso, poiché le sue pagine e i<br />

suoi forum di discussione rappresentano uno specchio <strong>del</strong>la società<br />

che non ha prezzo.<br />

Ci sono problemi tecnici nel garantire che i materiali digitali,<br />

messi in salvo negli archivi, rimangano accessibili in forma digitale.<br />

Software e hardware vengono continuamente sostituiti da nuove e<br />

più potenti generazioni, a loro volta puntualmente incompatibili con<br />

le precedenti. Ciò significa che nell’arco di pochi anni un determinato<br />

materiale - che spesso contiene suoni e grafiche o immagini in<br />

movimento, o anche link a siti Internet e/o database - diventa inaccessibile.<br />

Il volume complessivo di dati da passare al vaglio per selezionare<br />

che cosa conservare è sconcertante. Uno studio recente condotto a<br />

Berkeley dalla School of Information Management and Systems of<br />

California sostiene che “per immagazzinare la produzione annua<br />

complessiva a livello mondiale di contenuti in forma di stampa, di<br />

pellicola, in forma ottica e magnetica ci vorrebbero circa 1,5 miliardi<br />

di gigabyte. Una cifra che equivale a 250 megabyte pro capite per<br />

ogni uomo, donna e bambino sulla terra”.<br />

Il diritto d’autore, ivi compreso il diritto d’autore sui software necessari<br />

per l’accesso ai file digitali, è un’altra questione complessa.<br />

Siti web che contengono materiali misti provenienti da fonti diverse<br />

rischiano di presentare un intrico incredibile di diritti mentre, a livello<br />

mondiale, non c’è ancora accordo sul principio <strong>del</strong> “diritto alla<br />

copia a scopi di conservazione”.<br />

Sebbene in molti paesi siano state prese iniziative valide per la<br />

conservazione <strong>del</strong> patrimonio digitale e dei siti web, lo studio <strong>del</strong>la<br />

Ecpa evidenzia i limiti di questo tipo d’impegno e invita all’adozione<br />

di standard internazionali.<br />

Per la complessità dei problemi in gioco, il compito <strong>del</strong>la conservazione<br />

comporta un coinvolgimento indispensabile dei produttori<br />

<strong>del</strong>l’informazione digitale, inclusi i produttori di software, i quali<br />

dovrebbero tener conto <strong>del</strong>le necessità conservative già al momento

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