atti del Convegno internazionale, Firenze, 16-17 ... - ICCU - Sbn
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Conservare le memorie digitali: politiche e normative 149<br />
tutela <strong>del</strong> diritto d’autore).<br />
È quindi proprio su questi aspetti, regolamentari, normativi, dispositivi,<br />
analizzati ai diversi livelli applicativi, che il mio intervento<br />
è dedicato e, soprattutto, si è concentrato lo sforzo che l’Istituto<br />
per il catalogo unico, l’Università di Urbino e Erpanet hanno condotto<br />
in questi mesi per identificare e rendere disponibile una sorta<br />
di stato <strong>del</strong>l’arte <strong>del</strong>le regole che guidano oggi i paesi europei - non<br />
solo quelli comunitari - e alcune comunità internazionali (mi riferisco<br />
in particolare all’Australia, al Canada e agli Stati Uniti) che conoscono<br />
- con noi e in alcuni casi prima di noi - i rischi <strong>del</strong>la conservazione<br />
digitale.<br />
L’indagine si è rivelata una vera e propria maratona, iniziata in<br />
ritardo e in tempi non favorevoli sia perché la deadline cadeva in<br />
piena estate sia perché le istituzioni cui abbiamo inviato un lungo<br />
questionario - con promesse non <strong>del</strong> tutto veritiere, lo ammetto,<br />
sulla brevità dei tempi necessari per la risposta - sono costantemente<br />
sottoposte a richieste informative, spesso vessatorie per la<br />
loro frequenza e complessità, da parte <strong>del</strong>le istituzioni nazionali e<br />
dagli organismi internazionali e di ricerca e avrebbero avuto molte<br />
ragioni per sottrarsi all’indagine. Per fortuna - ma forse non per caso<br />
- hanno aderito in molti alla nostra richiesta: la raccolta è stata<br />
ricchissima dato che sono pervenuti 47 questionari di istituzioni<br />
nazionali rappresentative - in forma anche rilevante per la qualità<br />
<strong>del</strong> campione - di tutti i Paesi comunitari, ma anche di numerose<br />
altre realtà nazionali. Il risultato è andato al di là di ogni previsione<br />
positiva. Riconosco tuttavia che molto ha contato la convinta adesione<br />
<strong>del</strong>la Commissione europea - che nella persona di Maurizio<br />
Lunghi si è anche assunta il ruolo non sempre facile di sollecitare le<br />
istituzioni interpellate, contribuendo in tal modo significativamente<br />
al successo nella raccolta dei dati. Mi sento anche di poter affermare<br />
che ha contato positivamente - ed è un segno non banale di cui<br />
tener conto su un piano generale per gli sviluppi futuri <strong>del</strong>l’iniziativa<br />
soprattutto sul piano politico - l’utilizzo per i cont<strong>atti</strong> <strong>del</strong>le<br />
due reti esistenti (Minerva ed Erpanet), considerate ormai strumenti<br />
affidabili di diffusione <strong>del</strong>le informazioni da tutti i nostri interlocutori<br />
istituzionali.<br />
Naturalmente il questionario, predisposto con tempi molto<br />
stretti, avrebbe avuto bisogno di una fase di test, avrebbe dovuto<br />
essere meglio verificato per l’ambiguità di alcuni termini utilizzati -<br />
non sempre chiari in contesti organizzativi e giuridici diversi e in<br />
settori tecnici altrettanto differenti, semplificato in alcuni punti e