01.06.2013 Views

Documento - Scuola Superiore di Studi Storici, Geografici ...

Documento - Scuola Superiore di Studi Storici, Geografici ...

Documento - Scuola Superiore di Studi Storici, Geografici ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

II - ANTICRISTO E CHIESA ROMANA<br />

argomentativa, che già conosciamo, del libello neppure lascia dubbi su<br />

chi poteva leggerlo col pieno consenso e con le lo<strong>di</strong> <strong>di</strong> cui parlava il Villa.<br />

Si trattava evidentemente <strong>di</strong> lettori non più <strong>di</strong>sposti soltanto a una polemica<br />

antiecclesiastica incentrata unicamente sulla denuncia degli abusi.<br />

Fu questo l’equivoco in cui cadde il Sigibal<strong>di</strong>, allorché tentò <strong>di</strong> dare una<br />

definizione complessiva <strong>di</strong> tutta quell’inau<strong>di</strong>ta eruzione <strong>di</strong> fermenti <strong>di</strong> ribellione<br />

che gli suggerì la rappresentazione <strong>di</strong> Modena come una nuova<br />

Praga. 241 Tutto ciò che il Sigibal<strong>di</strong> sembra fosse riuscito a capire era che i<br />

«lutheranizzanti» modenesi erroneamente deducessero dalla critica degli<br />

abusi la loro volontà <strong>di</strong> «esterminar l’authorità et potestà ecclesiastica et<br />

pontificia»: erroneamente, perché – <strong>di</strong>ceva – il fondamento <strong>di</strong> quell’autorità<br />

e potestà «non consiste ne li costumi, come loro presupponeno». 242<br />

Non affideremo la soluzione d’un simile problema a effimere lo<strong>di</strong> d’un<br />

pasquillo.<br />

Certo, c’erano ragioni perché il Sigibal<strong>di</strong> s’appigliasse a questa semplificazione.<br />

A Modena, la polemica contro la corruzione ai vertici e alla<br />

periferia dell’istituzione ecclesiastica continuava a essere violenta: una<br />

realtà ra<strong>di</strong>catasi nell’opinione pubblica specialmente negli anni della recente<br />

dominazione pontificia. Il cronista Tommasino Lancillotti registra<br />

un campionario inesauribile <strong>di</strong> simili reazioni. E Pasquino era stato, testimone<br />

lo stesso Lancillotti, un interlocutore dell’opinione pubblica modenese<br />

particolarmente irridente. Neppure il Sacco <strong>di</strong> Roma vi aveva suscitato<br />

forti emozioni; anzi, in anni più vicini a quelli che qui interessano,<br />

quello stesso evento poteva ad<strong>di</strong>rittura essere evocato come l’esempio<br />

d’altri eventi possibili, punitivi del malo esempio della curia e – nello<br />

stile ed espressioni <strong>di</strong> Pasquino – dell’idolatria romana dell’oro e dell’argento.<br />

243 Ma la sommaria assimilazione delle idee dei «lutheranizzanti»<br />

241 MASSIMO FIRPO, DARIO MARCATTO, Il processo inquisitoriale cit., II, p. 897, lettera al<br />

Morone del 10 novembre 1540 (cfr. p. 695).<br />

242 Ibid., p. 885, lettera al Morone del 26 ottobre 1540.<br />

243 Non ne era rimasto emozionato il Lancillotti, che, sebbene uomo notoriamente pio,<br />

non esitò ad annotare che «Dio ha fatto un grande miracolo a punire tutta Roma da capo a<br />

piede» (TOMMASINO DE’ BIANCHI detto DE’ LANCELLOTTI, Cronaca modenese [«Monumenti <strong>di</strong><br />

storia patria delle provincie modenesi», Parma, Fiaccadori, II-XIII, 1862-1884], II, 1865, p.<br />

304). L’annotazione del Lancillotti è tanto più significativa in quanto segue alla trascrizione<br />

d’una violenta pasquinata che, giunta a Modena nel 1518, era stata rimessa in circolazione<br />

nel 1527 e che al cronista sembrò degna <strong>di</strong> nota «per essere al proposito al presente, e per essere<br />

accaduto è stato per le cause sottoscrite, perché el non se credeva se non in oro e argento»<br />

(ibid.). Gli e<strong>di</strong>tori ottocenteschi della Cronaca hanno omesso il testo della pasquinata, che<br />

si trova, oltre che nel ms. della Cronaca (Modena, Biblioteca Estense, a. T. 1. 3 = Ital. 533,<br />

~ 137 ~

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!