Documento - Scuola Superiore di Studi Storici, Geografici ...
Documento - Scuola Superiore di Studi Storici, Geografici ...
Documento - Scuola Superiore di Studi Storici, Geografici ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
II - ANTICRISTO E CHIESA ROMANA<br />
Da quando Rudolf Gwalther aveva proposto il rilancio d’una forma<br />
<strong>di</strong> pubblicistica esasperatamente incentrata sull’identificazione dell’Anticristo<br />
con la Chiesa romana, erano passati solo pochi anni. Evidentemente,<br />
sono i mutamenti della prospettiva storica generale, e non la sola analisi<br />
interna <strong>di</strong> questo genere cupo <strong>di</strong> letteratura religiosa, a fornire le ragioni<br />
per cui l’equivalenza papato-Anticristo <strong>di</strong>venne sempre meno o<br />
ad<strong>di</strong>rittura cessò (come nel caso <strong>di</strong> Bibliander) <strong>di</strong> essere l’unico ed essenziale<br />
nucleo emozionale della pubblicistica antiromana. Una, forse la più<br />
decisiva, <strong>di</strong> queste ragioni fu l’apertura e poi lo svolgimento del concilio<br />
fino alla conclusione della sua seconda fase trentina: il fallimento del confronto<br />
<strong>di</strong>retto con gli evangelici e i protestanti approfondì la frattura, ma<br />
consolidò la coscienza delle alterità e facilitò la comune percezione delle<br />
<strong>di</strong>versità. Come è noto, Paolo Sarpi attribuì al concilio la responsabilità<br />
d’avere «stabilito lo schisma et ostinate le parti»; né, dopo quattro secoli,<br />
è ancora del tutto scomparsa la tentazione <strong>di</strong> dar veste <strong>di</strong> problema storico<br />
alla questione degli errori che sarebbero stati commessi da entrambe le<br />
parti. In realtà, con le sue ridefinizioni e delimitazioni dottrinali e col lavoro<br />
<strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento teologico che queste sollecitarono nelle nuove<br />
chiese, il concilio contribuì potentemente a razionalizzare la tumultuosa<br />
e ineliminabile realtà <strong>di</strong> fratture già avvenute nelle articolazioni politiche,<br />
religiose e culturali dell’Europa. E gli storici, in quanto tali, non hanno<br />
<strong>di</strong> che stracciarsi le vesti. L’esistenza, sempre contestata ma riconosciuta<br />
come realtà <strong>di</strong> fatto, d’una molteplicità <strong>di</strong> chiese con istituzioni, accademie<br />
e corpi dottrinali autonomi spostò i contrasti sempre <strong>di</strong> più sul piano<br />
dottrinale. È appena il caso <strong>di</strong> ricordare che l’Anticristo non scomparve<br />
dalle elaborazioni teologiche e dai congegni controversistici delle nuove<br />
chiese, né come figurazione propriamente apocalittica né come complessiva<br />
rappresentazione della Chiesa romana: è noto quanto teologi e pubblicisti<br />
come Pierre Viret e Lambert Daneau (e i loro confutatori <strong>di</strong> parte<br />
avversa) abbiano contribuito alla formazione e al consolidamento d’una<br />
sorta <strong>di</strong> logica generale dell’antitesi Cristo-Anticristo come contrapposizione<br />
tra Chiesa romana e mondo teologico ed ecclesiastico emerso dalla<br />
Riforma; agli inizi degli anni Ottanta, il teologo William Whitacker ne<br />
fece argomento <strong>di</strong> corsi alla Facoltà teologica <strong>di</strong> Cambridge; e la negazione<br />
dell’equivalenza Anticristo-Chiesa romana accrebbe l’avversione<br />
dei calvinisti verso Grozio; e così via. Ma, una volta delimitato il suo<br />
utilitate populo Dei hic propheta prae<strong>di</strong>cari possit». La data <strong>di</strong> inizio delle omelie è a p. aa2r.<br />
La rapida silloge dei luoghi biblici sul papa come Anticristo è alle pp. 129v-131r.<br />
~ 59 ~