Documento - Scuola Superiore di Studi Storici, Geografici ...
Documento - Scuola Superiore di Studi Storici, Geografici ...
Documento - Scuola Superiore di Studi Storici, Geografici ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
II - ANTICRISTO E CHIESA ROMANA<br />
quelle pre<strong>di</strong>che («Et prae<strong>di</strong>cta <strong>di</strong>ci au<strong>di</strong>vit publice a prae<strong>di</strong>catoribus in civitate<br />
Bononiae in ecclesiis principalibus et sic interpretatus est ipse constitutus<br />
quod illa doctrina evangelica excludat sanctos et Virginem»). 181 In<br />
realtà, le cose non erano state così semplici.<br />
È stato osservato giustamente che in quegli anni il confine tra ortodossia<br />
e eresia non era netto né per i pre<strong>di</strong>catori né per i loro ascoltatori.<br />
182 Né poteva contribuire a stabilire <strong>di</strong>stinzioni nette l’alternarsi <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>che<br />
e cicli <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>cazione dagli orientamenti <strong>di</strong>vergenti: come abbiamo<br />
visto, per un periodo che comprendeva la pre<strong>di</strong>cazione dell’avvento<br />
e della quaresima e il capitolo d’uno degli or<strong>di</strong>ni religiosi più importanti,<br />
Erastus poté fare, da Bologna, un resoconto impressionante della contrad<strong>di</strong>ttoria<br />
varietà <strong>di</strong> messaggi che provenivano dai pulpiti; aveva potuto<br />
riscontrare contrad<strong>di</strong>zioni persino tra quel che taluni pre<strong>di</strong>catori asserivano<br />
dal pulpito e quanto quegli stessi precedentemente avevano affermato<br />
in <strong>di</strong>spute e <strong>di</strong>scussioni («mox male iam optime <strong>di</strong>sputantes»). Insomma,<br />
era proprio <strong>di</strong> questi eventi collettivi suscitare dubbi e emozioni, non infondere<br />
consapevolezze dottrinali. Certo, non mancavano ascoltatori in<br />
grado <strong>di</strong> opporre ferma convinzione della vali<strong>di</strong>tà della tra<strong>di</strong>zione oppure,<br />
al contrario, argomenti fondati su una già matura consapevolezza della<br />
necessità <strong>di</strong> negare, tutta o in parte, la vali<strong>di</strong>tà della tra<strong>di</strong>zione. È caratteristica<br />
dell’estraneità agli esiti emotivi del genere <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> cui ci<br />
stiamo occupando, la reazione d’un fabbricante d’armi bresciano <strong>di</strong>mo-<br />
181 Ibid.<br />
182 CARLO GINZBURG, ADRIANO PROSPERI, Giochi <strong>di</strong> pazienza. Un seminario sul «Beneficio <strong>di</strong><br />
Cristo», Torino, Einau<strong>di</strong>, 1975, pp. 26-29. Tuttavia, sul caso dal quale le osservazioni <strong>di</strong><br />
Ginzburg e Prosperi hanno preso le mosse, la pre<strong>di</strong>cazione modenese (1551) del canonico<br />
regolare Giovanni Francesco da Bagnacavallo (cfr. ANTONIO ROTONDÒ, Atteggiamenti della vita<br />
morale italiana cit., qui a pp. 234-236), io continuo a ritenere che si trattò <strong>di</strong> ambiguità<br />
volontaria: a cinque anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dal decreto tridentino, ambiguità involontaria sul problema<br />
della giustificazione in chi <strong>di</strong>chiarava d’aver letto autori come Butzer è inimmaginabile;<br />
e nel 1558 i testimoni non intendono scagionare il pre<strong>di</strong>catore, ma, per l’appunto, ricordarne<br />
l’ambiguità, della quale alcuni ascoltatori si erano scandalizzati e avevano deciso <strong>di</strong><br />
non andare a sentire chi non poteva pre<strong>di</strong>care – <strong>di</strong>cevano – liberamente come in Germania.<br />
Le stesse considerazioni valgono per il caso del pre<strong>di</strong>catore del quale, nel settembre del<br />
1553, Ludovico Beccadelli scriveva a Marcello Cervini che «più tosto l’error suo è stato in<br />
tacer quello c’havria potuto et dovuto <strong>di</strong>re contra li dogmi lutherani che per haver pre<strong>di</strong>cato<br />
mala dottrina» (Giochi <strong>di</strong> pazienza cit., p. 196). Il seguito della lettera informa che il pre<strong>di</strong>catore<br />
era ritenuto colpevole anche «per il favor li facevano le persone suspette <strong>di</strong> quel luoco<br />
[Capo<strong>di</strong>stria?]». Non si tratta <strong>di</strong> «ignoto pre<strong>di</strong>catore», ma, come scrive lo stesso Beccadelli,<br />
del servita fra Cornelio da Bologna, noto ai frequentatori del circolo bolognese dell’Aldrovan<strong>di</strong><br />
e <strong>di</strong> Lelio Sozzini (ve<strong>di</strong> pp. 290-291; cfr. CAMILLO RENATO, Opere cit., p. 227).<br />
~ 117 ~