Documento - Scuola Superiore di Studi Storici, Geografici ...
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II - ANTICRISTO E CHIESA ROMANA<br />
una somma <strong>di</strong> pratiche e <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni che il francescano sembrava svalutare<br />
in base al principio – a detta d’un testimone, enunciato fin dal primo<br />
giorno – secondo il quale «tutte le religioni sono fondate dalla sapientia<br />
della carne». 285 Insomma, i lettori modenesi del Beneficio <strong>di</strong> Cristo vi ritrovavano<br />
il suo presupposto fondamentale. 286 Ma soprattutto ciò che <strong>di</strong><br />
energicamente nuovo gli ascoltatori del Pergola trovavano nelle sue pre<strong>di</strong>che<br />
era, in sostanza, l’esplicitazione delle potenzialità eversive <strong>di</strong> quel<br />
rassicurante libretto: il testo della sua ritrattazione contiene quanto basta a<br />
documentare che un u<strong>di</strong>torio ormai sensibilissimo al gioco dell’esplicito<br />
e dell’implicito, delle affermazioni e dei silenzi, ritenne che per tutta la<br />
quaresima il francescano aveva insinuato una denuncia estesissima <strong>di</strong> tutto<br />
quanto – a fronte della sola valida garanzia <strong>di</strong> salvezza consistente nella<br />
fede nel beneficio <strong>di</strong> Cristo – rientrava nel novero delle tra<strong>di</strong>zioni umane,<br />
delle escogitazioni suggerite dalla «sapientia della carne», in un millennio<br />
e mezzo <strong>di</strong> errori e in conseguenza del fatto che l’ipocrisia s’era<br />
assisa «super cathedram Moysi». 287 Insomma, ancora un caso <strong>di</strong> sollecitazione<br />
al passaggio dalla me<strong>di</strong>tazione in<strong>di</strong>viduale caratterizzata dall’«allegrezza»<br />
interiore che un libro <strong>di</strong> pietà come il Beneficio <strong>di</strong> Cristo mirava ad<br />
infondere, alla denuncia <strong>di</strong> tutto ciò che nella realtà era in contrasto con<br />
esso. Gli effetti <strong>di</strong> questa sollecitazione risultano dalle <strong>di</strong>chiarazioni e dalla<br />
stessa attività <strong>di</strong> quanti allora e poi, per decenni, si richiamarono agli insegnamenti<br />
del Pergola. Risultano, in primo luogo, dalle <strong>di</strong>chiarazioni<br />
del Rangoni.<br />
Il nome del Rangoni compare tra quelli d’un gruppo <strong>di</strong> persone<br />
contro il quale l’inquisizione modenese svolse un’inchiesta in data molto<br />
vicina alla pre<strong>di</strong>cazione del Pergola. Risultò che quattro <strong>di</strong> esse, compre-<br />
285 Ibid., pp. 246, 263, 265.<br />
286 Rispondenze plausibili tra il Beneficio <strong>di</strong> Cristo e le affermazioni attribuite al Pergola<br />
da testimoni che deposero nel corso del processo e riportate spesso testualmente nel testo<br />
della ritrattazione, sono state notate da CESARE BIANCO, Bartolomeo della Pergola cit., pp. 29-<br />
30. Ma sono riscontrabili persino reminiscenze testuali. Tale è, ad esempio, oltre che la ripresa<br />
<strong>di</strong> concetti come «perdon generale», «allegrezza» ecc. (cfr. BENEDETTO DA MANTOVA, Il<br />
Beneficio <strong>di</strong> Cristo. Con le versioni del secolo XVI. Documenti e testimonianze, a cura <strong>di</strong> SALVATORE<br />
CAPONETTO, Firenze, Sansoni-Chicago, The Newberry Library, 1972, pp. 19, 22, 26, 41,<br />
43, 69), l’espressione «ha tolto sopra <strong>di</strong> sé tutti gli peccati nostri» (ibid., pp. 22-23; cfr. MAS-<br />
SIMO FIRPO, DARIO MARCATTO, Il processo inquisitoriale cit., III, p. 268).<br />
287 Ibid., pp. 243-244. L’accusa <strong>di</strong> omissione, in quegli anni sempre più frequente nei<br />
confronti dei pre<strong>di</strong>catori, ricorre spesso nella Ritrattazione. Le accuse d’essersi richiamato a<br />
Matth., XXIII, 2, Super cathedram Moysi sederunt scribae et pharisei, e d’aver detto «che la chiesa<br />
è stata in errore 1.500 anni» non sono riferite testualmente. Quanto alla seconda, l’osservazione<br />
del Beccadelli informa che «multi testes hoc deponunt» (ibid., II, p. 435).<br />
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