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Insegnamento e Apprendimento delle Coniche A049.pdf - Didattica.it

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6) fatto visto (realtà dell’esperienza quotidiana, semplice o complessa)<br />

7) fatto vissuto in prima persona e col proprio corpo<br />

Per descrivere meglio tali casi si potrebbero, a t<strong>it</strong>olo di esempio, c<strong>it</strong>are i seguenti esempi o<br />

proporre le seguenti attiv<strong>it</strong>à/esercizi; rispettivamente:<br />

1) Un racconto o un testo scr<strong>it</strong>to: “Pierino parte alle 8 in bici e va a scuola veloce. La<br />

scuola dista 3km. Scopre che c’è sciopero e torna a casa lentamente”<br />

2) Sia t0=8 s e x=2 km…<br />

3) (si veda uno dei grafici più avanti)<br />

4) Simulazione java, filmato…<br />

5) Esperimento<br />

con carrellini in laboratorio, esperimento con bicicletta…, comunque un<br />

esperimento preparato e circoscr<strong>it</strong>to che cost<strong>it</strong>uisce pur sempre una “riproduzione”, una<br />

“simulazione” di un fatto che avviene nella realtà, e che si vuole studiare in dettaglio<br />

6) lavoro a coppie di studenti: uno dei due misura il reale tempo di percorrenza (alla<br />

mattina) del compagno per andare da casa a scuola, con soste, distanze ecc<br />

7) fare un tratto velocemente, fare lo stesso tratto a veloc<strong>it</strong>à un terzo (con una bici conil<br />

tachimetro)<br />

Obiettivi<br />

generali:<br />

-introdurre<br />

lo studio della fisica sottolineando che è uno studio astratto e schematico di s<strong>it</strong>uazioni<br />

però<br />

reali, e i cui concetti e definizioni hanno un analogo nell’esperienza quotidiana<br />

-collegare<br />

la cinematica a fenomeni reali e noti<br />

-collegare<br />

le quant<strong>it</strong>à, i concetti e le relazioni nell’amb<strong>it</strong>o della cinematica ad esperienze visibili ed<br />

intu<strong>it</strong>ive<br />

-sperimentare<br />

col corpo e col movimento in prima persona le nozioni imparate in classe<br />

-saper<br />

descrivere una s<strong>it</strong>uazione reale in termini cinematici e saperla graficare<br />

-saper<br />

riprodurre col movimento (proprio o di oggetti esterni) una s<strong>it</strong>uazione descr<strong>it</strong>ta in termini<br />

cinematici<br />

-saper<br />

utilizzare correttamente strumenti di misura complessi e saper interpretare in maniera<br />

consapevole<br />

la loro funzione<br />

-collegare<br />

la fisica ad altre materie di insegnamento<br />

-saper<br />

porre problemi ai compagni (che siano difficili ma affrontabili con gli strumenti acquis<strong>it</strong>i) e<br />

saper<br />

immaginare le loro risposte<br />

-sapersi<br />

orientare e gestire tra le differenti modal<strong>it</strong>à di descrizione dello stesso fenomeno<br />

(linguaggio<br />

corrente, matematico, rappresentazione visiva, esperienza diretta…)<br />

Obiettivi specifici:<br />

Come delineato da vari studi (si veda ad esempio [4]) vi sono alcune misconcezioni ricorrenti nel<br />

dominio<br />

della cinematica (che vale la pena tenere presenti e di cui stimolare l’esplic<strong>it</strong>azione),<br />

alcune<br />

relative alla relazione dei concetti fisici con il grafico, altre più legate al rapporto grafico-<br />

realtà:<br />

principali<br />

misconcezioni (v. anche [4]):<br />

veloc<strong>it</strong>à intesa come quant<strong>it</strong>à scalare<br />

veloc<strong>it</strong>à come proprietà posseduta dall’oggetto<br />

confusione tra vel. media in un intervallo di tempo e vel. media in un intervallo spaziale<br />

tra grafico e concetti fisici:<br />

o confusione tra l’altezza (ovvero<br />

il valore) e la pendenza (ovvero la derivata) del<br />

grafico (cioè<br />

della funzione): ad esempio tra posizione e veloc<strong>it</strong>à in un grafico x/t<br />

o interpretazione <strong>delle</strong> variazioni (eventualmente<br />

simultanee) di altezza e di pendenza<br />

o relazioni reciproche<br />

tra grafici s/t e v/t e a/t<br />

LXVIII

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