Insegnamento e Apprendimento delle Coniche A049.pdf - Didattica.it
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Vincoli<br />
Tipo di scuola<br />
All’interno del Liceo Torricelli di Faenza sono presenti quattro indirizzi: classico, scientifico,<br />
linguistico, psico-pedagogico. La classe in cui si svolgerà il tirocinio attivo è una prima liceo<br />
classico (terzo anno). Nel liceo è attivo il percorso sperimentale P.N.I. che prevede lezioni<br />
curricolari di informatica, inglese e storia dell’arte. Le ore di matematica settimanali sono 3.<br />
Nella 1A queste ore sono in orario in tre giorni distinti della settimana (lunedì, martedì e venerdì),<br />
un’ora ogni giorno.<br />
Dotazioni<br />
Nella scuola vi è un’aula di informatica con un computer ogni due studenti, un computer per il<br />
docente e un videoproiettore. Il software installato è adeguato per quanto previsto dal progetto (ad<br />
esempio, è installato Cabri II Plus). La classe è abbastanza ab<strong>it</strong>uata a lavorare in laboratorio,<br />
durante le ore di matematica e di altre materie, anche se non ha dimestichezza coi software di<br />
geometria dinamica.<br />
Nell’aula audiovisivi possono essere proiettati film e mostrate presentazioni ecc.; sarà utilizzata per<br />
la presentazione del filmato previsto dal percorso di tirocinio, oltre che, eventualmente, per alcune<br />
dimostrazioni con Cabri.<br />
Qualora all’interno dell’ist<strong>it</strong>uto siano presenti strumenti quali il compasso o la riga da lavagna,<br />
questi potranno essere di supporto nel corso del progetto.<br />
La classe<br />
La classe è piuttosto difficile, a detta di quasi tutti i docenti: è composta da ragazzi di buone<br />
capac<strong>it</strong>à, alcuni dei quali anche molto attivi (in altri campi, extrascolastici); la classe ha, tuttavia, un<br />
prof<strong>it</strong>to medio basso in quasi tutte le materie, con alcuni picchi molto bassi. La matematica in<br />
particolare è una <strong>delle</strong> materie in cui il rendimento è più scarso. Si tratta infatti di una classe vivace,<br />
abbastanza coesa, che accetta di interessarsi ai temi proposti, ma che manca di continu<strong>it</strong>à nello<br />
studio individuale. Anche l’uso del linguaggio, in matematica come in altre materie, è spesso<br />
superficiale e approssimativo e dunque inappropriato. I ragazzi sanno di essere una classe “scarsa” e<br />
di avere questa fama, e ne hanno fatto in un certo senso un segno di ident<strong>it</strong>à [sulla classe dal punto<br />
di vista sociologico si veda D’Amore(2005)]. Ciò fa sì che alcune potenzial<strong>it</strong>à non siano messe in<br />
gioco in maniera utile. Gli studenti sono tuttavia molto sensibili al voto negativo, ma per pure<br />
ragioni di convenienza (molti hanno gen<strong>it</strong>ori che pretenderebbero molto dal rendimento scolastico).<br />
Il mero interesse per il voto pare essere una manifestazione del “vivere d’espedienti” (nel senso di<br />
v<strong>it</strong>a scolastica) che molti di loro praticano. La classe ha difficoltà nel mantenere un’attenzione<br />
prolungata. Il comportamento<br />
a volte è rumoroso in aula, pur senza l’intenzione esplic<strong>it</strong>a di<br />
ostacolare la lezione o l’insegnante. Tuttavia gli studenti sanno anche essere curiosi, aperti e<br />
sensibili, credo, a sfide culturali di più vasta portata, pur non essendo particolarmente solidi gli<br />
strumenti culturali in loro possesso (i problemi si manifestano dal primo anno - IV ginnasio). In<br />
particolare, in matematica si evidenziano alcune carenze di base di tipo algebrico, incertezze nella<br />
visione del significato degli oggetti matematici, scarsa capac<strong>it</strong>à di uso del linguaggio (specialistico e<br />
non) e di riconoscimento della struttura del linguaggio, nonché una molteplic<strong>it</strong>à di errori nei<br />
trattamenti algebrici e nei concetti di base di geometria. Sicuramente non sembrano credere molto<br />
nelle loro possibil<strong>it</strong>à di capire, padroneggiare o dare<br />
un senso alla matematica.<br />
VI