Insegnamento e Apprendimento delle Coniche A049.pdf - Didattica.it
Insegnamento e Apprendimento delle Coniche A049.pdf - Didattica.it
Insegnamento e Apprendimento delle Coniche A049.pdf - Didattica.it
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
un sistema articolato a 7 aste in grado di “invertire” esattamente<br />
una circonferenza in una retta. (v. figura).<br />
Qualche anno dopo (1876) Kempe chiude il problema aperto<br />
da Cartesio, dimostrando che:<br />
“Data una curva algebrica piana di grado n e dato un qualsiasi punto<br />
P su , esiste un sistema articolato che traccia in un intorno di P”<br />
(Teorema di Kempe)<br />
2.1.2 Caratteristiche e metodologie <strong>delle</strong> macchine matematiche<br />
Inversore di Paucellier<br />
L’esplorazione di macchine può cost<strong>it</strong>uire una traccia attraverso un percorso storico, durante il quale i<br />
vari processi di studio di un oggetto matematico (ad esempio le coniche) come si è visto hanno lasciato<br />
sedimenti nei termini, nelle definizioni, nei problemi, nelle rappresentazioni dell’oggetto stesso.<br />
In realtà qualsiasi attiv<strong>it</strong>à che richiede l’uso di artefatti (e quindi tipicamente ogni attiv<strong>it</strong>à umana) porta<br />
con sé questa polisemia e questa sovrapposizione di significati e significanti, derivanti appunto<br />
dall’origine insieme teorica e pratica degli oggetti, sommata alle trasformazioni d’uso che esso ha sub<strong>it</strong>o.<br />
In generale i prodotti esterni dell’attiv<strong>it</strong>à umana collettiva si possono suddividere, secondo Wartofsky<br />
[23] (c<strong>it</strong>ato in [2]), in artefatti primari, secondari e terziari. Quelli primari sono quelli utilizzati<br />
direttamente nella produzione di mezzi d’esistenza e di sopravvivenza della specie, quelli secondari<br />
sono quelli usati nella rappresentazione (al fine di conservazione o trasmissione) di tali mezzi e <strong>delle</strong><br />
abil<strong>it</strong>à acquis<strong>it</strong>e: essi sono quindi basati su sistemi semiotici convenzionali (cioè che si riferiscono a una<br />
convenzione). Gli artefatti terziari prendono origine da questi ultimi, ma si svincolano dai fini primari per<br />
cui i primi due tipi di artefatti sussistono, per cost<strong>it</strong>uire sistemi a sé stanti e autonomi. Esempio di<br />
artefatto terziario sono le teorie matematiche.<br />
Un modo parallelo di analizzare la questione è quello di differenziare gli utensili dagli strumenti,<br />
attribuendo al primo termine il significato di artefatti che, per rispondere ad esigenze pratiche, non<br />
fanno altro che prolungare o rinforzare le nostre membra o i nostri sensi; e dando invece al secondo<br />
termine il significato ben più forte di “materializzazione del nostro pensiero”.<br />
Nel caso <strong>delle</strong> macchine, Bartolini Bussi e Maschietto [2] identificano le macchine con gli artefatti<br />
primari, le descrizioni del loro uso, funzionamento e costruzione con gli artefatti secondari, e le teorie<br />
matematiche che li governano (e quindi tutta la geometria organica) con gli artefatti terziari.<br />
Parallelamente (ma non in maniera identica) si può vedere come le stesse macchine, da utensili quali<br />
erano nel ‘500, quando erano realizzate per prove ed errori e illustrate con descrizioni approssimative,<br />
divengono nel ‘600 veri strumenti, il cui comportamento non è determinato da meri fini pratici, ma da<br />
16