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Insegnamento e Apprendimento delle Coniche A049.pdf - Didattica.it

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Le sezioni coniche<br />

Le “coniche” sono quelle curve che risultano dall’intersezione di un cono con<br />

un piano (ad esempio l’intersezione di un cono di luce con il piano del muro,<br />

oppure un cono gelato tagliato con la lama piana di un’affettatrice). Siccome si<br />

ricavano tutte con lo stesso procedimento le chiamiamo con un nome unico.<br />

Ciononostante c’è differenza tra alcuni tipi di coniche ed alcuni altri. In<br />

particolare distinguiamo tre famiglie di coniche:<br />

-le ellissi, curve chiuse, che appaiono quando tutti i raggi che formano il cono<br />

intersecano il piano<br />

-le parabole, aperte, che appaiono quando il raggio più esterno è parallelo al<br />

piano<br />

-le iperboli, anch’esse aperte, che appaiono quando il raggio più esterno diverge<br />

dal<br />

piano<br />

Se<br />

pa<br />

allora possiamo<br />

immaginarlo come avente<br />

due “falde” simmetriche e<br />

che si “aprono” in<br />

direzioni opposte 9 però invece che pensare il cono come una serie di raggi (semirette) che<br />

rtono dal vertice del cono stesso, lo pensiamo come una serie di rette che si<br />

incontrano nel vertice,<br />

, di cui<br />

solo una è quella che<br />

abbiamo considerato finora.<br />

In questo caso però, mentre ellisse e parabola<br />

rimangono uguali a prima, nel caso dell’iperbole<br />

appare un’altra intersezione col piano, dovuta al<br />

secondo cono (se da una parte il raggio più esterno del cono diverge dal piano, dall’altra parte<br />

convergerà…). In effetti questa definizione è migliore e più generale, poiché conduce alle stesse curve<br />

che si ottengono<br />

con altre definizioni di ellisse, iperbole e parabola.<br />

Non è infatti<br />

questo il solo modo di definire le coniche.<br />

L’ellisse si può infatti definire partendo da due punti F1 e<br />

F2 detti fuochi<br />

e cercando il luogo dei punti P tali che la<br />

somma PF1+PF2 rimangacostante.<br />

L’iperbole<br />

parte sempre da due fuochi, ma questa volta è la<br />

differenza PF1-PF2<br />

a rimanere costante.<br />

Per la parabola, che come abbiamo<br />

visto nel caso <strong>delle</strong> sezioni di cono e piano (e<br />

come suggerisce il suo stesso nome) è un “caso lim<strong>it</strong>e” sia dell’ellisse, che<br />

dell’iperbole, la definizione data in<br />

questo modo è un po’ diversa: si parte da un<br />

solo fuoco<br />

F e da una retta “direttrice” d; la parabola viene defin<strong>it</strong>a come luogo dei<br />

punti P tali che la distanza di P da F sia sempre uguale alla distanza di P da d.<br />

Le tre coniche<br />

- ellisse, parabola e iperbole - sono sicuramente curve molto<br />

“imparentate” tra di loro, come suggeriscono i due metodi di costruzione e come suggeriscono i loro<br />

stessi nomi - “mancanza”, “uguaglianza” ed “eccesso” - usati con lo stesso significato anche quando si<br />

tratta di figure<br />

retoriche o narrative.<br />

9 Apollonio di Perga (II sec a.C.), che studiò le coniche approfond<strong>it</strong>amente e ci scrisse sopra un famoso testo, ebbe questa<br />

geniale intuizione<br />

XXXIV

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