04.06.2013 Views

Insegnamento e Apprendimento delle Coniche A049.pdf - Didattica.it

Insegnamento e Apprendimento delle Coniche A049.pdf - Didattica.it

Insegnamento e Apprendimento delle Coniche A049.pdf - Didattica.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

concrete, usi e riscontri nel mondo naturale o quotidiano di proprietà geometriche viste in classe, e<br />

dall’altra utilizzando per “fare matematica” dei materiali poveri e comuni<br />

Realizzazione<br />

Come si può vedere da alcune immagini (nella sezione precedente) i materiali e gli oggetti usati sono<br />

stati scelti tra oggetti d’uso comune; vi sono stati poi momenti di seminario (le presentazioni, alcune<br />

fatte molto bene, sugli oggetti della mostra), la g<strong>it</strong>a alla mostra, la “Disfida” (molto partecipata), un<br />

momento di lavoro di gruppo per la costruzione dell’iperbolografo, momenti in laboratorio di<br />

informatica (uno con lavoro a coppie e uno dimostrativo condotto da me), e frequentemente ho<br />

chiamato alla lavagna i ragazzi, sia per testare la comprensione di cose dette sia per introdurne di nuove<br />

(ho chiamato tutti almeno una volta). Ho approf<strong>it</strong>tato di taluni esercizi (anche poiché non avevo avuto<br />

il tempo a lezione) per comunicare analogie e legami di quanto fatto con altre discipline (come ad<br />

esempio nell’es. 5 del foglio preparatorio alla verifica finale - in questo caso l’esempio è di fisica). Ne<br />

avevo progettato altri (come il n.2.V. della verifica intermedia) per riferirmi a campi applicativi (quello<br />

c<strong>it</strong>ato, in particolare, voleva fare riferimento ad un’applicazione che poteva interessare alcuni dei miei<br />

studenti, i quali studiano musica - la camera a volta ell<strong>it</strong>tica era stata vista materialmente alla mostra).<br />

C’è da dire che in sede di progetto avevo sperato di poter avere più tempo per l’approfondimenti di tali<br />

legami con altre discipline, e in genere per richiami culturali anche sulla stessa storia della matematica,<br />

ma non è stato possibile se non episodicamente.<br />

Valutazione<br />

Debbo dire che questo (timido) tentativo motivazionale ha avuto effetti disomogenei e non costanti<br />

sugli allievi: alcuni hanno inizialmente preso parte più attivamente alle lezioni proposte, per poi “venir<br />

meno” alle prime difficoltà riscontrate sugli esercizi, altri hanno partecipato più o meno in tutto il corso<br />

del tirocinio, ma per motivazioni già loro interne, altri infine spero abbiano acquis<strong>it</strong>o un po’ di fiducia<br />

nella proprie possibil<strong>it</strong>à di fare matematica e un po’ di interesse per la materia. Poi vi sono alcuni che<br />

dopo le prime lezioni e passato l’effetto nov<strong>it</strong>à sono tornati alle modal<strong>it</strong>à di sempre. In particolare si è<br />

presentato il problema della mancanza o scars<strong>it</strong>à del lavoro individuale che sono stati disposti a svolgere<br />

(alcune volte esercizi sono stati completamente ignorati da tutta la classe - ad esempio la dimostrazione<br />

della simmetria della parabola o alcuni degli esercizi tratti dal libro di testo - mentre alcuni regolarmente,<br />

come loro sol<strong>it</strong>o, non facevano alcun esercizio), su cui io avevo fatto molto affidamento e a cui avevo<br />

dato un certo peso. È stato per me necessario quindi, da un certo punto in poi, promettere il r<strong>it</strong>iro e il<br />

controllo dei comp<strong>it</strong>i ed usare la “minaccia del voto” per poter recuperare (poco per la ver<strong>it</strong>à)<br />

49

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!