Insegnamento e Apprendimento delle Coniche A049.pdf - Didattica.it
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- in seconda istanza, per quanto si può pensare di riuscire a svolgere nel breve spazio di un tirocinio,<br />
cercare<br />
di intervenire sul processo di motivazione [v. D’Amore e Giovannoni 1997 e Pellerey e<br />
Orio 1996], anche facendo ricorso ad attiv<strong>it</strong>à a carattere operativo, seminariali e di laboratorio, o di<br />
vis<strong>it</strong>a, comunque “interessanti” Si prevede il coinvolgimento degli studenti in giochi/gare, brevi<br />
lavori di gruppo e individuali, approfondimenti/ricerche individuali ed presentazioni orali di queste<br />
di fronte ai compagni. Dovrà essere incoraggiata la partecipazione attiva anche proponendo attiv<strong>it</strong>à<br />
o esercizi che stimolino il senso<br />
di padronanza e di riusc<strong>it</strong>a. Trasmettere il “senso” di ciò che si<br />
costruisce<br />
o si studia va nella stessa direzione; così pure il riferimento ad amb<strong>it</strong>i disciplinari più<br />
amati dagli studenti o padroneggiati, quali le discipline umanistiche o la storia dell’arte. La<br />
matematica<br />
sarà proposta come attiv<strong>it</strong>à culturale, sotto, ad esempio, il profilo storico. In particolare,<br />
un obiettivo è quello di trasmettere il messaggio che si può non vergognarsi di aver studiato o cap<strong>it</strong>o<br />
qualcosa di matematica, o magari che addir<strong>it</strong>tura ciò può dare uno “status” intellettuale o culturale<br />
superiore…<br />
Essendo presente una parte più legata alla visualizzazione e che fa ricorso all’operativ<strong>it</strong>à ed una più<br />
legata alla formalizzazione (algebrica, ecc), sarà opportuno bilanciare i due aspetti nel tempo,<br />
mantenendo il più possibile costante l’impegno personale richiesto, anche a casa, in linea con<br />
quanto richiesto normalmente dall’insegnante tutor.<br />
-A questi obiettivi si può aggiungere il tentativo di modificare l’immagine della matematica che la<br />
classe possiede, come di una materia scollegata dai problemi reali, che bisogna affrontare per<br />
motivazioni estrinseche (date dai voti, dai gen<strong>it</strong>ori) in buona parte non condivise interiormente, per<br />
cui è lec<strong>it</strong>o dedicarsi ad essa investendo uno sforzo minimo. In ciò si risente probabilmente di una<br />
immagine (formata o in formazione) della scuola e dell’apprendimento scolastico, come di qualcosa<br />
di interessante sotto l’aspetto sociale, sì, ma poco vicino alla realtà e alla v<strong>it</strong>a vissuta per quanto<br />
riguarda<br />
l’aspetto culturale. In particolare per quanto riguarda la matematica l’immagine è quella di<br />
una serie di procedure<br />
da seguire, il cui significato non è particolarmente investigato e compreso. Il<br />
comprendere<br />
che, almeno<br />
in qualche amb<strong>it</strong>o, ciò che si fa anche in matematica ha un senso può<br />
tuttavia aprire una finestra su un “altro” modo di interpretare la materia e quindi il suo<br />
apprendimento e gli sforzi richiesti per esso. (Naturalmente, l’insegnante tutor e gli insegnanti <strong>delle</strong><br />
altre materie hanno già tentato varie strade, che vanno anche in questa direzione, per cui i risultati di<br />
questo ulteriore tentativo non potranno che essere marginali).<br />
Prerequis<strong>it</strong>i<br />
Si intende che al momento dell’inizio del mio tirocinio…<br />
…gli allievi conoscano:<br />
-le equazioni e le disequazioni di secondo grado<br />
-nozioni di geometria riguardanti i triangoli, il cerchio, la congruenza, la simil<strong>it</strong>udine<br />
-la definizione di semplici luoghi geometrici (asse, bisettrice, ecc)<br />
-conoscenze di base riguardanti il piano cartesiano<br />
-la retta e la sua equazione in forma implic<strong>it</strong>a ed esplic<strong>it</strong>a<br />
-le formule per la distanza tra punti, tra punto e retta, di retta per un punto<br />
-le condizioni di parallelismo o perpendicolar<strong>it</strong>à tra rette<br />
-le formule per la traslazione di un sistema di riferimento<br />
…gli allievi sappiano:<br />
-costruire semplici luoghi geometrici sul piano cartesiano e individuare la loro equazione<br />
(circonferenza di raggio r centrata nell’origine, asse di un segmento, ecc)<br />
-risolvere le equazioni e le disequazioni di 1° e di 2° grado (e i sistemi di equazioni e disequazioni)<br />
e saperle riconoscere sotto varie forme o rappresentazioni<br />
-dimostrare semplici teoremi di geometria piana e utilizzarli negli esercizi<br />
VIII