All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba
All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba
All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
14<br />
Senza minimamente sospettare <strong>di</strong> essere seguita dal sicario dell’organizzazione,<br />
Francesca aveva percorso con buona velocità l’autostrada<br />
che l’aveva portata oltre Palmanova e Portogruaro, fino a Pordenone. Si<br />
era poi <strong>di</strong>retta senza alc<strong>un</strong>a sosta verso Vittorio Veneto, per imboccare<br />
l’autostrada che l’avrebbe portata oltre Bell<strong>un</strong>o.<br />
Se fosse partita da Mestre, ci sarebbe arrivata <strong>di</strong>rettamente e ben<br />
prima, e invece aveva fatto il giro del mondo, aveva pensato Francesca<br />
imboccando il casello dell’autostrada. Per fort<strong>un</strong>a il traffico era stato ed<br />
era ancora piuttosto scarso e non le aveva fatto perdere ulteriore tempo.<br />
All’altezza <strong>di</strong> Longarone si era fermata giusto il tempo <strong>di</strong> ingollare <strong>un</strong><br />
caffè, fare <strong>un</strong>a pipì urgente e il pieno <strong>di</strong> carburante. Ben presto era entrata<br />
in Cadore, in mezzo alle montagne e con la neve ai lati della strada. Il<br />
cielo coperto <strong>di</strong> nubi basse e grevi e <strong>un</strong>a lenta nevicata avevano fatto<br />
temere a Francesca che forse sarebbe stato necessario montare le catene<br />
sulle ruote motrici, ma poi, superata Tai <strong>di</strong> Cadore, il cielo, non più<br />
minaccioso, anche se ancora coperto <strong>di</strong> alte nubi, era andato schiarendo.<br />
Superata d’<strong>un</strong> fiato Cortina, ancora mezzo addormentata sotto <strong>un</strong>a<br />
coltre bianca, si era velocemente portata al Lago <strong>di</strong> Landro. Qui Francesca<br />
si era concessa <strong>un</strong>a breve sosta in baita, per <strong>un</strong> altro caffè caldo e<br />
profumato e <strong>un</strong>’altra corsetta in gabinetto. Subito dopo si era buttata nella<br />
l<strong>un</strong>ga e veloce <strong>di</strong>scesa verso Dobbiaco.<br />
Mentre, in <strong>un</strong> paesaggio completamente innevato, percorreva con<br />
rapi<strong>di</strong>tà la Val Pusteria, <strong>di</strong> solito molto più trafficata, il sole aveva fatto<br />
capolino tra le nubi. Finalmente la prima meta era vicina, aveva pensato<br />
Francesca con <strong>un</strong> l<strong>un</strong>go sba<strong>di</strong>glio, e poco a poco aveva cominciato a<br />
rilassarsi.<br />
L’incontro con Letizia, suggellato da <strong>un</strong> l<strong>un</strong>go abbraccio fraterno e da<br />
<strong>un</strong> rapido scambio <strong>di</strong> notizie, si sarebbe dovuto concludere, nelle intenzioni<br />
<strong>di</strong> Francesca, in qualche minuto, dopo la consegna del regalo. Letizia<br />
però aveva insistito perché lei si fermasse <strong>un</strong> poco più a l<strong>un</strong>go, e, vista<br />
l’ora, facesse <strong>un</strong>a volta tanto colazione assieme a lei.<br />
“Come va il lavoro?” si informa a <strong>un</strong> certo momento Letizia, imburrando<br />
<strong>un</strong>a fetta <strong>di</strong> pane nero su cui stende <strong>un</strong> velo <strong>di</strong> miele.<br />
109