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All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba

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mangiare del pesce crudo.<br />

“Stai pure tranquilla, è tutto doverosamente cotto” risponde Umberto<br />

con <strong>un</strong>a risatina, mentre fa accomodare Letizia in salotto, poi va al telefono<br />

per or<strong>di</strong>nare senz’altro la cena. Dal ristorante rispondono però che<br />

non fanno servizio a domicilio. Deve passare qualc<strong>un</strong>o a ritirare le confezioni.<br />

Umberto lascia allora il numero <strong>di</strong> telefono per essere avvisato quando<br />

tutto sarà pronto. Al più presto, per favore, precisa. Va bene, sì, capisce la<br />

situazione. Non appena sarà possibile, allora. Certamente, passerà lui a<br />

prendere il tutto, conclude con <strong>un</strong> piccolo sospiro <strong>di</strong> <strong>di</strong>sapp<strong>un</strong>to.<br />

Or<strong>di</strong>nata la cena, Umberto ritorna in salotto. Porta con sé due calici,<br />

<strong>un</strong>a bottiglia <strong>di</strong> cartizze bello fresco e frizzante, <strong>un</strong> pacchetto <strong>di</strong> grissini al<br />

sesamo. Stappa la bottiglia, versa il vino nei bicchieri, e con <strong>un</strong> leggero<br />

sorriso si siede in poltrona davanti a Letizia, cercando a fatica <strong>di</strong> <strong>di</strong>stogliere<br />

lo sguardo dalle sue belle gambe, lasciate bene in vista dalla corta<br />

gonna. La valigia da <strong>di</strong>sfare è stata imme<strong>di</strong>atamente <strong>di</strong>menticata.<br />

“Bene - <strong>di</strong>ce Umberto fissando gli affascinanti occhi azzurri <strong>di</strong> Letizia<br />

-. Prima <strong>di</strong> metterci a tavola abbiamo <strong>un</strong> po’ <strong>di</strong> tempo da aspettare. Il<br />

ristorante è piuttosto affollato e la cucina è parecchio occupata. Possiamo<br />

cominciare a riesaminare tutto dal principio.”<br />

“In che senso, dal principio?” chiede Letizia perplessa.<br />

“Puoi cominciare a parlarmi in generale <strong>di</strong> tua sorella, come era, cosa<br />

faceva per vivere, come ha vissuto. Non so, tutto quello che ti viene in<br />

mente. Parlami anche <strong>di</strong> te, se lo ritieni opport<strong>un</strong>o. Talvolta anche particolari<br />

che sembrano privi <strong>di</strong> importanza possono acquistare <strong>un</strong> significato,<br />

a posteriori.”<br />

“Come ti ho già detto, Francesca e io eravamo sorelle gemelle, ed<br />

eravamo molto affiatate e <strong>un</strong>ite, almeno fino a che non siamo arrivate a<br />

pochi mesi dalla fine della scuola superiore. Francesca allora, all’improvviso<br />

e senza <strong>un</strong>a ragione apparente, ha cominciato a essere intrattabile e<br />

irascibile. Non aveva più ness<strong>un</strong>a voglia <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are. Faceva com<strong>un</strong>ella<br />

con i peggiori elementi della scuola, e non soltanto con loro. Subito si è<br />

messa a creare gravi problemi e a provocare grossi litigi in famiglia. Forse<br />

ha cominciato proprio allora a far uso <strong>di</strong> droghe. Qualcosa <strong>di</strong> leggero<br />

all’inizio. Poi la situazione è degenerata, mentre io...<br />

“Ecco perché ci eravamo non poco allontanate, anche se devo <strong>di</strong>re<br />

che da qualche tempo a questa parte, dopo che Francesca si era fidanza-<br />

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