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All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba

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icchiere sul banco del bar, ringrazia Wolfgang Kofler della bella passeggiata,<br />

saluta tutti e se ne va via. Poco dopo si allontana anche l’istruttore,<br />

impegnato nella pista del maneggio per <strong>un</strong>a lezione collettiva a <strong>un</strong> gruppetto<br />

<strong>di</strong> neofiti, piuttosto impacciati, precisa con <strong>un</strong> sorriso, mentre si congeda.<br />

Letizia De Stefani e Umberto Ferrari rimangono soli. Sfaccendati<br />

entrambi, pigri e desiderosi ancora <strong>di</strong> trattenersi all’aria aperta e <strong>di</strong> prol<strong>un</strong>gare<br />

le placide ore del pomeriggio, <strong>di</strong> com<strong>un</strong>e accordo escono dalla<br />

stube con i loro bicchieri <strong>di</strong> radler. Si accomodano a <strong>un</strong>o dei tavoli che<br />

danno sul maneggio e, mentre assistono <strong>di</strong>vertiti alla lezione <strong>di</strong> Wolfgang<br />

Kofler, parlano a tratti, <strong>un</strong> poco e con qualche reticenza.<br />

Abitano entrambi a Mestre. Qui, in montagna, alloggiano nello stesso<br />

paese, a Reischach, in due garni non lontani da Villa Angerburg. Chiacchierano<br />

tranquilli, ma senza minimamente accennare alla sera prima.<br />

Quella è <strong>un</strong>a faccenda andata, persa l<strong>un</strong>go i sentieri della passeggiata a<br />

cavallo e annullata dalla maestria <strong>di</strong> entrambi, che desta ammirazione e<br />

merita rispetto.<br />

Ora Letizia insiste per offrire <strong>un</strong>’altra bevuta <strong>di</strong> radler, e Umberto<br />

accetta assai volentieri. La sudata a cavallo ha fatto venire sete a entrambi.<br />

Davanti ai bicchieri <strong>di</strong> nuovo pieni, cominciano a darsi del tu.<br />

Dopo <strong>un</strong> poco lei accenna ad andarsene, ma poi non lo fa, e quando<br />

Umberto propone <strong>un</strong> altro giro <strong>di</strong> radler, “il bicchiere della staffa” precisa<br />

ridendo, lei accetta ridendo a sua volta, e continua a restargli seduta accanto,<br />

e a lui il fatto riesce sempre più gradevole.<br />

Per entrambi c’è anche <strong>un</strong> pensiero inespresso che li fa rimanere<br />

insieme.<br />

Umberto Ferrari si sente inconsciamente colpevole per la mal<strong>di</strong>cenza<br />

mentale della sera prima e vorrebbe quasi farsi perdonare da Letizia per<br />

le cattiverie che ha pensato su <strong>di</strong> lei quando erano in ristorante, ancora<br />

sconosciuti.<br />

Letizia De Stefani, dopo la lettera del giorno prima, prova <strong>un</strong> forte<br />

bisogno inconscio <strong>di</strong> non restare sola. In certe occasioni anche la compagnia<br />

<strong>di</strong> <strong>un</strong> estraneo, se è <strong>un</strong> in<strong>di</strong>viduo non sgradevole, può servire ad<br />

alleviare non poco <strong>un</strong>a solitu<strong>di</strong>ne piombata addosso all’improvviso. E<br />

Umberto non è certamente <strong>un</strong> in<strong>di</strong>viduo sgradevole, ora lo sa. Non vuole<br />

certo parlargli dei suoi fatti personali, ma, qualche volta anche parlare <strong>di</strong><br />

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