08.06.2013 Views

All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba

All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba

All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

se a contattare per telefono il nuovo amico, ma Umberto - evidentemente<br />

troppo impegnato fuori città, si è detta - non ha mai risposto alle sue<br />

chiamate.<br />

Per questo Letizia si è non poco meravigliata quando, a <strong>un</strong> suo ennesimo<br />

tentativo, poco dopo le otto del mattino, ha sentito alzare la cornetta<br />

e rispondere alla chiamata.<br />

Per fort<strong>un</strong>a è in casa, ha pensato rincuorata, perché questa volta non<br />

si tratta <strong>di</strong> <strong>un</strong> contatto puramente amichevole, questa volta ha proprio<br />

necessità e urgenza <strong>di</strong> parlare con lui.<br />

“Ciao, Umberto. Sono Letizia... Letizia De Stefani” <strong>di</strong>ce in fretta non<br />

appena sente il suo pronto. Scusami per l’ora inopport<strong>un</strong>a...” aggi<strong>un</strong>ge<br />

subito dopo, <strong>un</strong> poco imbarazzata dall’idea <strong>di</strong> sentirsi invadente.<br />

“Letizia De Stefani? - si interpone Umberto - Questa sì che è <strong>un</strong>a<br />

bellissima e inaspettata sorpresa. E non preoccuparti minimamente per<br />

l’ora. Non è mai inopport<strong>un</strong>a l’ora in cui posso finalmente sentire la tua<br />

bella voce.”<br />

“E per me è <strong>un</strong>a piacevole sorpresa trovarti a casa.”<br />

“Immagino che lo sia stata, <strong>un</strong>a sorpresa, intendo <strong>di</strong>re. E’ <strong>un</strong>a sorpresa<br />

anche per me essere riuscito a tornare a casa ieri sera. Ma, che vuoi,<br />

sono così impegnato in questo periodo, che non ho mai <strong>un</strong> momento libero.<br />

Che piacere però risentire la tua voce. Ma, <strong>di</strong>mmi, come sta la caviglia?”<br />

“La caviglia va benissimo, come se non si fosse mai infort<strong>un</strong>ata. Scusami<br />

se ti import<strong>un</strong>o. Mi sento davvero impacciata a chiedertelo così, <strong>di</strong><br />

brutto, e a quest’ora poi, ma ho da chiederti <strong>un</strong> grosso favore. Una settimana<br />

fa mi è successa <strong>un</strong>a cosa piuttosto strana - continua Letizia con<br />

voce tesa e parlando in fretta - e ho pensato <strong>di</strong> telefonare a te, per vedere<br />

se insieme riuscivamo a capirci qualcosa. Sono convinta che tu sei certamente<br />

in grado <strong>di</strong> aiutarmi. Anzi, sei l’<strong>un</strong>ico cui ho pensato <strong>di</strong> potermi<br />

rivolgere per venire a capo <strong>di</strong> <strong>un</strong>a faccenda parecchio bizzarra, e senza<br />

correre il rischio <strong>di</strong> essere scambiata per <strong>un</strong>a visionaria.”<br />

“Aspetta. Dimmi come stai, prima <strong>di</strong> tutto, e poi raccontami pure<br />

quello che ti preoccupa.”<br />

“Io sto abbastanza bene, relativamente alla situazione che si è creata<br />

da qualche mese in famiglia. E, come al solito, sono oberata <strong>di</strong> lavoro, ma<br />

questa è la normalità, la vita <strong>di</strong> tutti i giorni. Invece non è forse normale<br />

130

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!