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All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba

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commensale sconosciuto e fortuito, e chiaramente import<strong>un</strong>o e indesiderato.<br />

Si allontana <strong>di</strong> fretta e, incurante degli scrosci <strong>di</strong> pioggia, esce all’aperto<br />

sotto lo scarso riparo offerto da <strong>un</strong> ombrellino ri<strong>di</strong>colmente piccolo<br />

che ha tirato fuori dalla borsa mentre si avviava all’uscita.<br />

Umberto Ferrari è talmente colpito dal succedersi improvviso e incalzante<br />

dei movimenti della donna rimasta sconosciuta, che non ha nemmeno<br />

pensato, né avuto tempo, <strong>di</strong> guardarla in tutta la figura, come si era<br />

ripromesso, per vedere come è fatta quella benedetta ragazza, che alla<br />

fine se ne è andata <strong>di</strong> furia, dopo la l<strong>un</strong>ga immobilità, e senza cenare.<br />

Ma perché da qualche minuto, seduto in solitu<strong>di</strong>ne al tavolo desolato,<br />

privo <strong>di</strong> qualc<strong>un</strong>o su cui posare con <strong>di</strong>screzione lo sguardo, su cui far<br />

scorrere i pensieri e il tempo, su cui me<strong>di</strong>tare e far lavorare la fantasia,<br />

Umberto ha cominciato a sentirsi solo, ad annoiarsi in <strong>un</strong>a sala <strong>di</strong> ristorante<br />

pizzeria che continua a essere affollata <strong>di</strong> gente certamente piuttosto<br />

allegra e rumorosa, ma che gli sembra priva <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidualità e del tutto<br />

anonima?<br />

Non è bello né gradevole cenare da soli. Sedere a tavola senza compagnia<br />

è sentirsi ancora più soli, tristi e abbandonati. E’ deprimente. E a<br />

Umberto è venuta a mancare all’improvviso l’involontaria compagnia<br />

com<strong>un</strong>que offerta dalla bella commensale sconosciuta. E ora prova <strong>di</strong>spiacere<br />

anche per quanto <strong>di</strong> brutto e sgradevole deve essere accaduto<br />

alla ragazza, per le notizie assai cattive che lei indubbiamente deve aver<br />

ricevuto con quella lettera e che l’hanno ridotta in quelle pessime con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> spirito.<br />

Peccato, <strong>un</strong>a così bella figliola non merita <strong>di</strong>spiaceri, ma soltanto allegria<br />

e spensieratezza, pensa Umberto, derelitto, vagamente perplesso e<br />

rattristato, ma poi trova modo <strong>di</strong> consolarsi almeno <strong>un</strong> poco con la grossa<br />

fetta <strong>di</strong> strudel, calda, profumata <strong>di</strong> cannella e spolverata <strong>di</strong> zucchero a<br />

velo, che Franz gli ha tempestivamente servito con <strong>un</strong> sorriso garbato.<br />

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