All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba
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a far buon viso a cattiva sorte, ma la trova così buona e profumata che la<br />
finisce alla svelta e chiede alla padrona <strong>di</strong> casa il permesso <strong>di</strong> servirsene<br />
<strong>un</strong>a seconda fetta. “Questo dolce mi ha fatto proprio riscoprire i sapori <strong>di</strong><br />
quando ero bambino” esclama convinto.<br />
Mamma Giovanna è felice dell’apprezzamento e pensa che Umberto<br />
è molto, ma molto <strong>di</strong>verso da Giacomo Bigattin, che aveva sempre la<br />
puzza sotto il naso e che criticava sempre tutto. E ora le sembra impossibile<br />
che Letizia riuscisse a sopportare quel pres<strong>un</strong>tuoso. Mah! Quello era<br />
forse l’<strong>un</strong>ico aspetto della vita <strong>di</strong> sua figlia, sempre tanto brava e <strong>di</strong>sponibile,<br />
che lei non aveva mai capito e aveva sopportato a fatica.<br />
“Un’altra fettina ancora, signor Ferrari?” chiede premurosa e attenta<br />
la signora Giovanna, sprigionando calore e sollecitu<strong>di</strong>ne, non appena<br />
Umberto ha finito la seconda, generosa, porzione.<br />
“La prego, signora Giovanna, mi chiami Umberto. Così mi pare <strong>di</strong><br />
essere <strong>un</strong>o <strong>di</strong> famiglia.”<br />
Letizia si interpone sorridendo: “Attento Umberto! Qui, se non stai in<br />
guar<strong>di</strong>a, da <strong>un</strong> giorno all’altro ti ritrovi bello grasso, e senza sapere come<br />
e perché.”<br />
“Ma non mi pare che i tuoi genitori siano grassi, anzi, mi pare che<br />
entrambi possano vantare <strong>un</strong>a linea invi<strong>di</strong>abile” risponde lui, già pronto a<br />
cedere all’offerta.<br />
“Loro sì, ma devi anche sapere che la mamma ha la brutta abitu<strong>di</strong>ne<br />
<strong>di</strong> rimpinzare <strong>di</strong> cibo tutti gli altri. Sappiti regolare, perciò” precisa Letizia<br />
sorridendo.<br />
“E penso che gli altri ci stiano, a farsi rimpinzare, se i cibi che tua<br />
madre cucina sono sempre e tutti buoni come questa torta.”<br />
“Lo sono, lo sono” <strong>di</strong>ce e conferma Letizia, mentre Umberto già si<br />
rivolge alla mamma per <strong>di</strong>rle: “Magari soltanto <strong>un</strong>a mezza fetta, signora<br />
Giovanna, così facciamo contenta anche Letizia.”<br />
Il tempo scorre via facile e gradevole, mentre, seduti insieme in salotto,<br />
sorbiscono con calma il caffè e chiacchierano tranquilli del più e del<br />
meno. Umberto parla della sua attività e dei suoi molti impegni, e le sue<br />
parole sono seguite con grande attenzione dalla madre.<br />
Letizia intanto comincia ormai a pensare che bisogna stringere i tempi<br />
e gi<strong>un</strong>gere quanto prima al d<strong>un</strong>que. Ansia e impazienza la sollecitano.<br />
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