All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba
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“E grazie ancora, sei <strong>un</strong>a vera amica” <strong>di</strong>ce l’ispettore Garin uscendo<br />
sollecito.<br />
L’ispettrice Maino si gira subito verso <strong>un</strong> computer per infilare il primo<br />
dei due <strong>di</strong>schetti e leggere con attenzione la lettera <strong>di</strong> Francesca contenente<br />
le istruzioni. Non appena ha terminato <strong>di</strong> leggere, l’ispettrice, seguendo<br />
a p<strong>un</strong>tino le in<strong>di</strong>cazioni contenute nel <strong>di</strong>schetto numero <strong>un</strong>o, si<br />
mette imme<strong>di</strong>atamente a esaminare con il massimo interesse il <strong>di</strong>schetto<br />
numero due, che ha già infilato in <strong>un</strong> secondo computer.<br />
L’ispettore Garin ha intanto <strong>di</strong> nuovo raggi<strong>un</strong>to Letizia e Umberto nel<br />
suo ufficio e, senza darne l’impressione, comincia a interrogarli con molta<br />
<strong>di</strong>screzione. E loro, guidati abilmente dalle sue domande, gli spiegano a<br />
l<strong>un</strong>go e con precisione le circostanze e le modalità del ritrovamento dei<br />
due <strong>di</strong>schetti.<br />
Con parole accorate Letizia espone anche i nuovi, atroci dubbi sulla<br />
morte della sorella. Non più imputabile ormai a fatalità, a <strong>un</strong> terribile incidente<br />
domestico, a quanto purtroppo sembra. Ogni dubbio <strong>di</strong>venta legittimo,<br />
visto lo scenario inquietante in cui, <strong>di</strong> sicuro senza nemmeno sospettarlo,<br />
almeno per <strong>un</strong> periodo <strong>di</strong> tempo abbastanza l<strong>un</strong>go, si era trovata a<br />
muoversi Francesca.<br />
Dopo poco l’ispettrice Maino si affaccia alla porta dell’ufficio in cui<br />
l’ispettore Garin sta ancora parlando con Letizia e Umberto. “Buongiorno<br />
a tutti – fa l’esperta in informatica con <strong>un</strong> caldo sorriso -. Stefano, scusa<br />
se ti <strong>di</strong>sturbo, puoi uscire <strong>un</strong> momentino?”<br />
“Vengo imme<strong>di</strong>atamente. Permettete?” chiede rivolto agli ospiti.<br />
Non appena la raggi<strong>un</strong>ge in corridoio, Sonia si affretta a <strong>di</strong>rgli: “Il<br />
primo floppy spiega come superare le protezioni del <strong>di</strong>schetto numero<br />
due. Non presenta altro interesse. Il secondo floppy, invece, contiene<br />
materiale autentico, ne sono piuttosto certa. In seguito potrò essere più<br />
precisa, ma già da ora ti posso <strong>di</strong>re che perfino <strong>un</strong> primissimo esame,<br />
anche se superficiale, mi ha permesso <strong>di</strong> stabilire che il floppy contiene<br />
materiale <strong>di</strong> prima mano. Ma non solo, probabilmente siamo anche <strong>di</strong><br />
fronte a informazioni molto importanti e finora quasi del tutto sconosciute<br />
su <strong>un</strong> vasto giro <strong>di</strong> contrabbando. Proprio come ti hanno riferito.”<br />
“Bene, benissimo. Ti abbraccerei. Ti rimangono dei dubbi?” chiede<br />
Stefano, che vorrebbe essere ulteriormente rassicurato.<br />
“Sui singoli particolari non mi posso esprimere, è troppo presto, ma<br />
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