All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba
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“Non sappiamo come e <strong>di</strong> cosa sia vissuta in quel periodo. Solo dopo<br />
abbiamo saputo che aveva fatto uso <strong>di</strong> droghe pesanti, che poi era entrata<br />
in <strong>un</strong>a com<strong>un</strong>e per <strong>di</strong>sintossicarsi ed era riuscita a farcela, a venirne fuori<br />
senza altri danni, e senza chiedere mai, nemmeno <strong>un</strong>a volta, il nostro aiuto.”<br />
“Una bella forza <strong>di</strong> carattere doveva avere tua sorella, non c’è dubbio.”<br />
“Poi è rientrata in famiglia. Per <strong>un</strong> periodo ha vivacchiato apatica e<br />
in<strong>di</strong>fferente a tutto, era solo <strong>un</strong> tantino più affettuosa con papà e mamma.<br />
Poi ha deciso <strong>di</strong> rimettersi a stu<strong>di</strong>are. Ha stu<strong>di</strong>ato alle serali e si è <strong>di</strong>plomata,<br />
e anche con <strong>un</strong> ottimo risultato.<br />
“Dopo due esasperanti, interminabili anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione, e ti lascio<br />
immaginare come <strong>un</strong>a situazione così critica è stata vissuta anche<br />
dai miei, Francesca ha trovato lavoro in <strong>un</strong>a <strong>di</strong>tta <strong>di</strong> trasporti marittimi, la<br />
Transmarine Import-Export. Prima ha lavorato nella sede <strong>di</strong> Chioggia.<br />
Poi è stata trasferita, prima ad Ancona, successivamente qui a Venezia.<br />
Da poco più <strong>di</strong> otto mesi era passata a Trieste.”<br />
“E là, come se la cavava?”<br />
“In generale piuttosto bene, <strong>di</strong>rei. Dopo <strong>un</strong> primo momento <strong>di</strong> crisi, si<br />
era messa alla scoperta della città e aveva amato addentrarsi nei vicoli<br />
della città vecchia. Quasi subito si era abituata alla vita triestina. Sai, i<br />
caffè che sembrano salotti, gli sp<strong>un</strong>tini veloci e appetitosi da consumarsi<br />
nei buffet, i dolci tipici della zona, come la putizza e la sacher. Ma anche<br />
il Festival dell’operetta aveva cominciato ad apprezzare moltissimo. Solo<br />
il clima la <strong>di</strong>sturbava qualche volta. Diceva che la bora la faceva <strong>di</strong>ventare<br />
nervosa. Direi che in generale ci viveva abbastanza bene. Al contrario,<br />
a malapena invece sopportava il lavoro in <strong>di</strong>tta e i colleghi.”<br />
“Come è quella <strong>di</strong>tta, <strong>di</strong> che genere <strong>di</strong> trasporti si occupa?”<br />
“Non lo so, mi <strong>di</strong>spiace. Io posso solo <strong>di</strong>rti che più volte Francesca ha<br />
ripetuto che <strong>di</strong>tte come quella in cui lavorava lei sono fort<strong>un</strong>ate ad avere<br />
<strong>un</strong>a sede nel Porto <strong>di</strong> Trieste, posta al crocevia delle <strong>di</strong>rettrici nord-sud e<br />
est-ovest dei traffici internazionali. Oppure anche nel Porto <strong>di</strong> Venezia,<br />
con la Tangenziale <strong>di</strong> Mestre così vicina. Mestre stessa come sicuramente<br />
anche tu sai, e meglio <strong>di</strong> me, è ormai <strong>un</strong> centro nevralgico del traffico,<br />
<strong>un</strong> p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> smistamento e <strong>di</strong> incontro <strong>di</strong> vie essenziali e <strong>di</strong> traffici, come il<br />
porto, le autostrade, la ferrovia, l’aeroporto. Anzi, per <strong>di</strong>rla quasi con le<br />
sue parole, già la sola Tangenziale sarebbe sufficiente, perché rappresenta<br />
il crocevia perfetto per ogni genere <strong>di</strong> traffici, soprattutto per quelli<br />
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