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All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba

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pista, così stanco come era. Ostinarsi a percorrere tutta la <strong>di</strong>scesa in<br />

quelle con<strong>di</strong>zioni fisiche poteva essere in sé inutile e assai pericoloso.<br />

Umberto Ferrari scende con <strong>un</strong>a certa attenzione <strong>un</strong> piccolo tratto<br />

ancora della Sylvester, e poi si porta con cautela sulla Seewiese, la pista<br />

che gli permette <strong>di</strong> raggi<strong>un</strong>gere la stazione interme<strong>di</strong>a, per montare sulla<br />

telecabina che lo trasporterà comodamente seduto a Reischach, ai pie<strong>di</strong><br />

del Plan de Corones. Ora, seduto in cabina, si rende conto che è molto più<br />

stanco ancora <strong>di</strong> quanto aveva pensato e che sarebbe stata per davvero<br />

<strong>un</strong>a grossa sciocchezza, e <strong>un</strong>a deplorevole imprudenza, gettarsi all’inseguimento<br />

<strong>di</strong> quella sciatrice, che, per ironia della sorte, poteva anche non<br />

essere Letizia De Stefani.<br />

Quando smonta dalla telecabina ed esce dall’impianto a valle, e mentre<br />

aspetta <strong>di</strong> salire sullo skibus, continua a guardarsi intorno e con molta<br />

attenzione. Guarda se la vede, è ovvio, ma senza molta speranza. Di<br />

Letizia, però, non scorge alc<strong>un</strong>a traccia.<br />

Il giorno dopo Umberto sale <strong>di</strong> nuovo a sciare sul Kronplatz, e i suoi<br />

occhi corrono spesso a vedere se gli capita <strong>di</strong> scorgere l’amica. Un paio<br />

<strong>di</strong> volte, ingannato dall’abbigliamento delle sciatrici e dalla loro abilità, gli<br />

sembra <strong>di</strong> averla ritrovata, ma, quando le raggi<strong>un</strong>ge, si accorge con rammarico<br />

che non si tratta <strong>di</strong> lei.<br />

Quella sera stessa, prima <strong>di</strong> andare al ristorante, per curiosità va a<br />

dare <strong>un</strong>’occhiatina anche al parcheggio del garni in cui Letizia pernottava<br />

l’estate precedente, ma non gli sembra <strong>di</strong> scorgere la sua automobile. In<br />

fondo, pensa indeciso, ha visto quell’automobile due volte soltanto, e lei<br />

potrebbe anche averla cambiata, oppure il giorno precedente poteva anche<br />

essere stato l’ultimo giorno <strong>di</strong> vacanza per Letizia, e lei magari se ne<br />

era già tornata a casa, oppure anche poteva aver cambiato garni. A questo<br />

p<strong>un</strong>to può sembrare <strong>un</strong>’inopport<strong>un</strong>a in<strong>di</strong>screzione entrare a chiedere<br />

informazioni nel garni, conclude rassegnato, mentre, ancora riluttante, si<br />

gira per allontanarsi.<br />

L’impressione <strong>di</strong> avere visto Letizia <strong>di</strong>venta molto presto più dubbia,<br />

evanescente e ambigua. Alla fine Umberto comincia a convincersi <strong>di</strong> essere<br />

stato proprio vittima <strong>di</strong> <strong>un</strong>a allucinazione. Non pensa più a lei, ma<br />

solo a <strong>di</strong>vertirsi sulla neve, e così finisce per scordarsi completamente <strong>di</strong><br />

avere forse visto Letizia De Stefani.<br />

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