All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba
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Dopo il forte <strong>temporale</strong> che si è scatenato la sera precedente e che si<br />
è lentamente esaurito a tarda notte, <strong>un</strong>a giornata splen<strong>di</strong>da si ann<strong>un</strong>cia in<br />
tutto il suo fulgore. Dalle imposte, che la sera prima Letizia De Stefani ha<br />
<strong>di</strong>menticato <strong>di</strong> chiudere completamente, raggi <strong>di</strong> sole maliziosi e in<strong>di</strong>screti<br />
penetrano nella camera. Non appena Letizia socchiude gli occhi sollecitati<br />
dalla luce e fa per alzarsi, la testa pulsa dolorante e gira. Subito torna<br />
giù e si <strong>di</strong>stende supina, con gli occhi <strong>di</strong> nuovo chiusi, mentre cerca <strong>un</strong><br />
poco alla volta <strong>di</strong> superare dolore e nausea e <strong>di</strong> riprendere contatto con la<br />
realtà quoti<strong>di</strong>ana.<br />
Per fort<strong>un</strong>a la passeggiata a cavallo è stata fissata per il pomeriggio,<br />
pensa <strong>un</strong> poco tranquillizzata. Potrebbe anche telefonare al maneggio per<br />
<strong>di</strong>s<strong>di</strong>rla, ma subito decide che non vuole farlo, che non deve farlo. No, non<br />
deve farlo, nel modo più assoluto, ripete con la massima convinzione.<br />
Telefonare per <strong>di</strong>s<strong>di</strong>re? Mai e poi mai! Riba<strong>di</strong>sce testardamente determinata.<br />
Sarebbe come cedere le armi e ammettere <strong>di</strong> essere stata sconfitta,<br />
e non <strong>un</strong>a volta soltanto, ma ben due volte. Una prima volta nel rapporto<br />
con Giacomo il bastardo. Questa sconfitta però non <strong>di</strong>pende <strong>di</strong> sicuro<br />
dalla sua volontà, e tanto meno può imputarla e se stessa, perché <strong>di</strong>pende<br />
esclusivamente e per intero dalla volontà <strong>di</strong> <strong>un</strong> altro. Una seconda volta<br />
verrebbe sconfitta, se telefonasse per <strong>di</strong>s<strong>di</strong>re, e lo sarebbe nelle scelte<br />
della sua vita personale e quoti<strong>di</strong>ana. Però almeno in queste, eccezion<br />
fatta per quanto il fato decreta inclemente e manda inesorabile, la decisione<br />
spetta a lei soltanto, per fort<strong>un</strong>a. Soltanto ed esclusivamente a lei,<br />
fino a prova contraria.<br />
Nonostante la delusione provocata dalla lettera, la sua vita deve continuare<br />
nel modo più normale possibile, si ammonisce vagamente malinconica;<br />
anche in vacanza, quando le sarebbe così facile isolarsi e chiudersi<br />
in se stessa. A casa, con gli impegni <strong>di</strong> lavoro, questo le sarebbe quasi<br />
impossibile. E già da oggi deve continuare la sua vita. E come era stata<br />
prefissata, riba<strong>di</strong>sce con decisione e caparbietà, e senza indulgere in alc<strong>un</strong><br />
modo a dannosi vittimismi o a inutili autocommiserazioni.<br />
La sera prima, non solo per strada, ma pure a letto, ha già pianto<br />
anche troppo, pensa non poco infasti<strong>di</strong>ta al ricordo <strong>di</strong> quelle lacrime, al<br />
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