08.06.2013 Views

All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba

All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba

All'improvviso un temporale d'estate - di Valter ... - Nicola Saba

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

mento generato poco prima dalla tristezza dei ricor<strong>di</strong>, li ha raggi<strong>un</strong>ti in<br />

salotto e continua, senza darlo a vedere, a esaminare Umberto. Più lo<br />

esamina, più le piace quell’uomo ormai adulto, così simpatico e interessante,<br />

che ha già qualche filo grigio sulle tempie, ma solo qualche filo.<br />

Magari fosse vero quello che le sembra <strong>di</strong> aver capito. Quel suo atteggiamento<br />

protettivo nei confronti <strong>di</strong> Letizia la <strong>di</strong>ce l<strong>un</strong>ga sui sentimenti che<br />

prova per la sua bambina. E Letizia, poi, come accetta <strong>di</strong> sentirsi proteggere,<br />

lei sempre così forte e orgogliosa, incapace <strong>di</strong> mostrare debolezza.<br />

E come se la coccola lui con gli occhi. Eh, sì, se <strong>un</strong>a buona volta venisse,<br />

sarebbe proprio <strong>un</strong> bel nipotino, con due genitori così. Speriamo bene, si<br />

augura intenerita. Tutto è prematuro, però, anche parlarne con Alvise,<br />

che magari non si è accorto <strong>di</strong> nulla. Si sa bene come sono gli uomini. Ma<br />

perché impe<strong>di</strong>rsi <strong>di</strong> immaginare e coltivare <strong>un</strong>a speranza così bella? Conclude<br />

quasi commossa.<br />

Umberto e Letizia hanno ora <strong>un</strong>a fretta terribile <strong>di</strong> tornare a Mestre,<br />

per infilare i <strong>di</strong>schetti nel computer <strong>di</strong> casa ed esaminare che cosa contengono.<br />

Quando, dopo la visita al magazzino, sono rientrati nell’appartamento,<br />

sono rimasti volutamente in pie<strong>di</strong> in salotto, e ora, con <strong>un</strong>a rapida<br />

occhiata d’intesa, si <strong>di</strong>cono che è gi<strong>un</strong>to il momento <strong>di</strong> accomiatarsi. Accennano<br />

anche a farlo, ma la mamma è poco sod<strong>di</strong>sfatta <strong>di</strong> <strong>un</strong>a visita così<br />

breve. Non possono andarsene <strong>di</strong> corsa, come sono gi<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> corsa, lamenta<br />

più volte. E’ stata proprio <strong>un</strong>a bella improvvisata la loro, <strong>di</strong>ce, ma<br />

sarebbe per lei <strong>un</strong> piacere ancora più grande se decidessero <strong>di</strong> fermarsi a<br />

pranzo, e insiste perché lo facciano. Per non stare chiusi in casa, suggerisce,<br />

possono intanto fare <strong>un</strong>a passeggiatina in centro, così come avevano<br />

programmato, se lo desiderano, ma devono promettere che saranno <strong>di</strong><br />

ritorno per l’ora <strong>di</strong> pranzo. “Così Umberto potrà assaggiare anche la mia<br />

cucina, il mio sughetto” conclude guardando fiduciosa l’ospite. E già<br />

Umberto, al ricordo delle fette <strong>di</strong> torta e dei pochi pasti che gli capita <strong>di</strong><br />

fare in casa, si sente tentare dal sughetto <strong>di</strong> mamma Giovanna. Intanto<br />

papà è venuto in soccorso della mamma e delle sue ragioni. Alla fine<br />

Letizia, dopo <strong>un</strong> rapido scambio <strong>di</strong> occhiate con Umberto, già <strong>di</strong> per sé<br />

convinto e del tutto consenziente, cede alle richieste dei genitori, a <strong>un</strong>a<br />

con<strong>di</strong>zione però.<br />

“Va bene, mamma, ci fermiamo a pranzo. Però, ti prego, cerca <strong>di</strong> fare<br />

in modo che si vada a tavola <strong>un</strong> poco prestino. Stanotte sono <strong>di</strong> turno in<br />

167

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!